Banda ultralarga

Open Fiber, no comment della Commissione Ue sul salvataggio dell’azienda

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No comment della Commissione europea sulle indiscrezioni riportate dalla stampa italiana, relative alla garanzia che Infratel avrebbe prestato per consentire il salvataggio di Open Fiber.

No comment della Commissione europea sulle indiscrezioni riportate dalla stampa italiana, relative alla garanzia che Infratel avrebbe prestato per consentire il salvataggio di Open Fiber. Un via libera che permetterebbe a Open Fiber di ricevere un finanziamento dalle banche di 1,7 miliardi di euro, scontando i crediti futuri dei lavori per le aree grigie, quelli finanziati con i soldi europei del PNRR.

Nei giorni scorsi è emerso sulla stampa il via libera di Infratel alla cessione di crediti di Open Fiber sulle aree grigie come garanzia per le banche.

La questione delicata in discussione è se tale garanzia possa essere o meno considerata aiuto di Stato. La Commissione Europea, chiusa in uno stretto riserbo, non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione a riguardo.

Spetta infatti allo Stato italiano valutare se è necessario notificare, dopo essersi confrontato con l’Antitrust europeo, per evitare il rischio che la cessione del credito possa essere considerata aiuto di Stato, in un momento successivo, dalla stessa Commissione europea.

La scorsa settimana MF ha riportato del via libera di Infratel, che in passato si era invece opposta, con l’avallo del Governo tramite il MEF, a usare i crediti (futuri) da 1,7 miliardi delle aree grigie, una decisione fondamentale per Open Fiber allo scopo di ottenere i finanziamenti dalle banche per la rinegoziazione del project financing da 7,2 miliardi alla luce del nuovo piano industriale.

Contro questa operazione si è espresso anche il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri.

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