Come già ventilato tempo fa, l’OMS ha dato seguito alla sua intenzione di classificare i videogiochi come disturbo mentale.
Il disturbo da videogiochi è stato infatti inserito nel capitolo sulle patologie mentali dell’International classification of diseases (Icd), l’elenco ufficiale delle malattie, appena aggiornato. Secondo l’elenco (che comprende oltre 55.000 malattie), la dipendenza da videogioco si identifica con “una serie di comportamenti persistenti o ricorrenti che prendono il sopravvento sugli altri interessi della vita”. I sintomi descritti includono: compromissione del controllo sui giochi (frequenza, intensità, durata) e priorità data al gioco.
Alcuni paesi, soprattutto asiatici, stanno già correndo ai ripari. Tra questi figura la Corea, che vieta il gioco online tra mezzanotte e le 6:00 ai minori di 16 anni. In Cina, invece, Tencent ha agito in prima persona limitando gli orari di gioco di alcuni titoli ai bambini.