Basta guardare l’aula Magna stracolma di persone per capire che è stato un successo il convegno “Protezione dei dati personali tra GDPR Ue e nuovo codice privacy: un primo bilancio applicativo”, che si è tenuto, il 31 ottobre scorso, all’università di Milano Bicocca. È stato Antonello Soro, Garante Privacy, a tracciare il primo bilancio applicativo del GDPR e del Decreto Legislativo 101/2018 che ha rinnovato il Codice Privacy italiano, armonizzandolo ai precetti del General Data Protection Regulation europeo.
“Oltre 200 Paesi al mondo si stanno ispirando al GDPR”, ha detto il Garante, dimostrando come l’Unione europea sia diventata un modello da seguire a livello globale sui temi privacy e data protection. A chi dice che “la privacy sul web è morta”, Soro ha risposto che “bisogna mettere i cittadini in condizione di sapere cosa viene fatto dei loro dati”. Quindi è stato forte il richiamo alle piattaforme web a garantire la trasparenza e la chiarezza nella normativa sui dati. E il GDPR, certamente, è un valido strumento per “tutelare i 500 milioni di consumatori e utenti europei”, ha concluso il Garante privacy.
La videointervista a Antonello Soro, Garante Privacy, in occasione del convegno
Il promotore dell’evento Emilio Tosi: “i 3 tratti caratteristici del GDPR emersi dal convegno’
“Il Convegno per un primo bilancio applicativo su GDPR e nuovo Codice Privacy ha avuto grande successo e partecipazione” – così ha commentato, a Key4biz, il Prof. Avv. Emilio Tosi promotore dell’VIII incontro di studi annuale DNT® nell’Università di Milano Bicocca, Direttore Esecutivo Diritto Nuove Tecnologie® e Managing Partner Tosi & Partners High Tech Legal® – “consolidando il convincimento personale della centralità, oggi e ancora di più in futuro, dei temi privacy e data protection non solo in quanto diritti fondamentali della persona ma anche in quanto strategici per l’agenda geopolitica degli Stati tra cybersecurity e data warfare”.
“Sono emersi”, ha aggiunto Tosi, “tre tratti caratterizzanti la nuova regolamentazione:
- La vocazione transnazionale del GDPR statuita dall’art.3;
- La funzione di raccordo tra ordinamento comunitario e interno operato dal nuovo Codice della Privacy armonizzato dal D.Lgs. 101/2018;
- Il GDPR quale legal benchmark globale.
“Il trattamento dei dati personali spesso sottintende”, ha continuato Emilio Tosi, “un rapporto contrattuale asimmetrico informativo, economico, tecnologico e negoziale: anche per tale ragione parlare di privacy digitale nella società dell’informazione potrebbe apparire a prima vista una contraddizione in termini, un ossimoro giuridico senza speranza di bilanciamento. Ma così non è più dopo il GDPR e l’avvio di un processo di allineamento globale ai nuovi parametri normativi di maggior tutela elaborati dalla UE”.
“Il GDPR sta diventando, infatti, è diventato potremmo forse già dire”, ha sottolineato Tosi, “un legal benchmark globale: dopo Giappone, Canada, Brasile e Singapore, tra i primi ad essersi allineati al nuovo standard normativo globale sulla falsariga di quanto stabilito dal quadro regolatorio comunitario, anche negli Stati Uniti si va consolidando il consenso politico per la definizione di nuove regole per una legge federale sulla privacy – mutuata dal GDPR – protettiva dei dati personali degli utilizzatori di servizi e prodotti digitali”.
“Per una volta nel contesto della regolamentazione digitale, sotto il profilo privacy, è la vecchia Europa a indicare la strada agli Stati Uniti”, ha concluso il Direttore Esecutivo Diritto Nuove Tecnologie®”, in particolare, alla Silicon Valley sede dei grandi player globali, gli Over The Top digitali: Google, Apple, Facebook, Amazon per citare i principali. La strada è tracciata ma è ancora ricca di insidie come sottolineato nell’ultima Relazione del Garante Soro: l’auspicio è che si possa, quindi, mantenere alta l’attenzione e il dibattito pubblico su questi temi, rinviando al prossimo incontro annuale DNT® ulteriori approfondimenti”.