L’attesa per le Olimpiadi invernali di Beijing 2022
In Cina c’è grande attesa per l’arrivo del mese di febbraio, sia perché è il loro capodanno (con relative ferie, feste e incontro con i parenti), sia perché arrivano le tanto attese Olimpiadi invernali di Pechino.
L’attenzione è quindi massima, soprattutto per l’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19, che nel grande Paese asiatico, come in gran parte del mondo, non è certo finita, anche se le notizie arrivano qui da noi con il contagocce e soprattutto spesso distorte dai troppi passaggi mediatici intermedi.
Dal 4 al 20 febbraio si terranno nella Capitale cinese i Giochi olimpici invernali di Beijing 2022. Una manifestazione che ha attirato tante polemiche, soprattutto figlie della tensione politica e commerciale esistente tra Cina e Stati Uniti, ma anche preoccupazioni per via del Covid-19.
Controlli serrati, percorsi obbligati e QR code
Dopo il flop sanitario dei Giochi di Tokyo, della scorsa estate (particolarmente fortunati per la squadra italiana), Pechino vuole presentarsi al mondo in maniera del tutto diversa, mostrando come la ferrea organizzazione, i controlli diffusi e l’applicazione di tecnologie dedicate alla vigilanza sanitaria, saranno garanzia di sicurezza e ordine nello svolgimento della manifestazione.
Sono attese, tra atleti, dirigenti sportivi e personale vario, circa 30 mila persone (a cui si aggiungono i 20 mila volontari cinesi). Saranno tutte suddivise in “bolle” di alcune migliaia, senza alcuna possibilità di comunicazione tra queste e con il mondo esterno.
Recinzioni, check in/out, percorsi vigilati e controlli stretti ai varchi, percorsi personalizzati e tanta tecnologia, così i cinesi vogliono evitare contagi, quarantene e ricoveri.
Senza l’applicazione mobile che certifica il green pass locale non ci si può praticamente muovere. Ovunque, come i cinesi sanno bene, ci saranno QR Code da scansionare in attesa del semaforo verde e o rosso.
I totem con i QR Code saranno disposti anche nelle singole bolle, ogni persona dovrà sottoporsi almeno ad un test giornaliero per ricevere il pass sanitario.
Tutti chiusi nelle bolle, per mangiare ci saranno chef robot
All’interno delle bolle sono previsti anche degli chef robot, con il compito di offrire cibo agli ospiti.
Non è possibile uscire per mangiare in città e non è possibile ricevere cibo in delivery.
Niente e nessuno può uscire o entrare dalla bolla, quindi per mangiare entreranno in azione cucine completamente automatizzate, che assembleranno cibo di vario tipo, a seconda dei gusti.