Qui riportato il testo tratto dal blog di Günther H. Oettinger, commissario europeo per il digitale, sull’evento Europa Forum tenutosi il 16 e 17 aprile a Lech, Austria.
Ho passato gli ultimi due giorni a esplorare i legami tra energia e l’economia digitale al Europa Forum a Lech in Austria. Abbiamo avuto alcune discussioni interessanti su temi tra cui i servizi innovativi pubblici, gli investimenti nelle reti digitali e di energia, e il sostegno europeo per le soluzioni infrastrutturali integrate.
Le discussioni, ancora una volta, hanno sottolineato la misura in cui le reti ad alta velocità sono la spina dorsale della nostra società ed economia digitale.
Più che mai, l’Europa ha bisogno di una connettività adeguata. Questo è vero per tutti i cittadini. E questo è vero anche per l’industria, per le imprese, indipendentemente dalle dimensioni, per le scuole, i centri di ricerca e innovazione, per i servizi pubblici in Europa, e così via.
Già nel 2010, l’Agenda digitale per l’Europa ha fissato obiettivi di banda larga. Gli obiettivi per il 2020, sono stati molto ambiziosi e sono felice che sono progressivamente diventati un punto di riferimento per le politiche pubbliche. Sono anche contento che sono stati compiuti importanti progressi in termini di adozione di banda larga.
Ma, cinque anni dopo, le esigenze di connettività in Europa sono in continuo aumento. In tutto il mondo, il traffico Internet consumer è cresciuto del 26% nel 2013. Fino ad ora questo è stato in gran parte determinato da un utilizzo basato su video. Il numero di ore per persona su YouTube cresce del 50% all’ anno, oltre al fatto che ben 300 ore di video vengono caricati su YouTube ogni minuto. Si stima che il traffico video su Internet raggiungerà l’equivalente di 16 miliardi di DVD al mese, o 22 milioni di DVD per ora entro il 2018.
In futuro, l’Internet delle cose, l’economia dei dati, l’abbondanza di contenuti e di dispositivi mobili sempre più economici e più intelligenti potranno solo che accelerare questa tendenza. Ciò significa che la disponibilità di banda e le reti già esistenti sono essenziali per la costruzione di una vivace economia digitale.
Con questo background, posso solo immaginare di che obiettivi avremo bisogno (oltre il 2020) per la banda larga. Mi chiedo infatti se in futuro un’azienda media con 30 dipendenti possa beneficiare pienamente di tutte le opportunità di un mercato unico digitale, con solo una connessione ad Internet di 30 Mbps. Mi chiedo se una scuola – dove, almeno 100 studenti studiano online allo stesso tempo e ogni giorno – possa adeguatamente preparare gli studenti per un mondo digitale, se si limita a una connessione “Superfast” di 100 Mbps.
Pensando anche alle nostre ambizioni sul 5G, mi chiedo come massimizzare il potenziale della connettività mobile, mentre i nostri obiettivi attuali si concentrano per postazioni fisse.
Sono riuscito a trovare molte più domande, ma solo una poteva riassumere la mia preoccupazione: Di che tipi di capacità di connessione avranno bisogno le nostre linee mobili e fisse per soddisfare le nostre esigenze di connettività attuali e future, anche oltre il 2020?
Credo quindi che dobbiamo porci questa domanda: Quali obiettivi dovremmo porci per muoverci verso il nostro futuro digitale? Abbiamo bisogno di dibattiti intersettoriali, intergenerazionali che siano orientati al futuro della connettività per l’Europa. Farò ampie consultazioni nei prossimi mesi su questo argomento per fare in modo che possiamo avere le reti digitali giuste per il nostro futuro.