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Odiens, ‘Tale e quale’ vince il venerdì generalista, battendo ‘Quarto grado’

Tale e Quale

#Odiens è una rubrica a cura di Stefano Balassone, autore e produttore televisivo, già consigliere di amministrazione Rai dal 1998 al 2002, in collaborazione con Europa.
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Pubblicato su Odiens, Europa il 30 settembre 2014

I due incontestabili successi del venerdì generalista sono Tale e Quale di Raiuno e Quarto Grado di Rete4. Più del 27% il primo, oltre il 9% il secondo. Il merito del primo è della idea sempre verde che le imitazioni incollano la gente al video; idea arricchita dalla circostanza che ad imitare le celebrities sono altre celebrities (o quasi). E poi c’è l’ammirazione per la abilità di truccatori e costumisti. Insomma, in televisione l’occhio vuole la sua parte, e qui la trova in abbondanza.

Quarto Grado poi, che non sarebbe null’altro che il Chi l’ha visto? di Mediaset, dopo essere riuscito per molte stagioni a sembrarne la versione trash (forse proprio per distinguersi rispetto al più titolato predecessore) con la conduzione di Giampaolo Nuzzi ha cambiato marcia e aspirazioni cominciando a giocare da pari a pari. Dopo un po’ di rodaggio, anziché rimetterci ci ha guadagnato.

A esaminarne insieme le platee si gode un interessante spaccato della platea generalista. Sia il genere varietà di Raiuno, travasato nel format delle imitazioni, sia il genere crime, cioè il porsi domande sulle disgrazie altrui (che forniscono il filo del discorso a Quarto Grado suscitando il noto, inconfessabile piacere di chi dalla sicura riva assiste all’altrui naufragio) sono seguiti in buona maggioranza dal pubblico femminile.

E ovviamente l’aria di gioco, le abilità e le competenze musicali delle imitazioni fungono da calamita per il pubblico più giovane (sì, grazie a Tale e Quale la canuta Raiuno viene circondata dalla attenzione dei giovani).

Mentre il pubblico più anziano da un potente contributo al risultato di Quarto Grado che gli sciorina le, sempre uguali, novità su Yara Gambirasio (uccisa) e Roberta Ragusa (scomparsa). Le situazioni sono sempre quelle, ma quel che conta è proprio la variazione, come nel plot dei film, i pastoni politici dei Tg, l’imprenditore di turno (new entry Della Valle) tentato di portare i propri affari in politica (o viceversa).

Una vera differenza la si trova nella distribuzione territoriale dell’ascolto: quello di Tale e Quale pencola vistosamente verso il Centro sud; l’ascolto di Quarto Grado invece ha la forma di una falce di luna, con le due punte nel Nord Ovest (Piemonte e Lombardia) e al Sud, e l’avvallamento in corrispondenza del Nord Est e del Centro.

Non sorprende scoprire che fra le signore quelle che più seguono i delitti della provincia profonda sono le abitanti nei centri medio piccoli e piccoli, che si sentono con un piede nei luoghi dei misfatti. Mentre a cercare le quattro risate di Tale e Quale (con percentuali del 47%) sono, sempre tra le signore, quelle che si trovano nella situazione più tesa e difficoltosa, senza pensioni e senza una propria casa. Che insomma, si sentono in mezzo al mare e su una barca sconquassata, e non al sicuro sulla spiaggia. Ed è comprensibile che sfuggano dal contemplare i naufragi delle vite altrui.

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