#Odiens è una rubrica a cura di Stefano Balassone, autore e produttore televisivo, già consigliere di amministrazione Rai dal 1998 al 2002, in collaborazione con Europa.
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Pubblicato su Odiens, Europa il 29 ottobre 2014
La7 sarà anche una rete tutto talk, ma questo non le impedisce di cambiare faccia, anzi platea, passando dalla domenica al lunedì sera. Alla sera del dì di festa come è noto si erge la Gabbia di Paragone, simpatica accozzaglia di improbabili giornalisti d’assalto e non meno improbabili indignati da studio. Un kazzenger informativo a tutto tondo che i suoi 5/600.000 spettatori riesce a radunarli nonostante che, da che tv è tv, la domenica sera sia la cajenna dei programmi giornalistici, anche in versione trash.
La sera dopo, sulla stessa rete, arriva invece Piazza Pulita, che anziché la cifra della surrealtà paragoniana propone quella della “realtà”, a cui dà inesorabilmente la caccia. Formigli sviscera, incalza, ricorre anche ai colpi bassi (la pascoliana saggezza di quell’insopportabile fanciullino), proponendosi come una macchina di accertamento fattuale e non come uno sfogatoio di cattivissimi umori.
Diversi i programmi, per quanto ambedue giornalistici, diverso il pubblico che li segue. Paragone suddivide grosso modo a metà la sua platea fra maschi e femmine e conta su una netta prevalenza di spettatori anziani. Formigli invece esercita una specifica attrazione sul pubblico maschile, tanto nelle fasce di età giovani, quanto nello scaglione dei maschi over 55 che, come si sa, sono i più accaniti consumatori di politica parlata.
Diversissime dunque queste due platee di La7. Tra le quali si scopre che quella di Paragone, per quanto riguarda l’età degli spettatori, sembra la sorella, più piccola, ma per il resto del tutto simile, della platea del concorrente di Formigli nella sera del lunedì e cioè del filosofo tra i conduttori, Paolo Del Debbio a Quinta Colonna. I punti di somiglianza di Paragone (che filosofo di certo non si propone) con Del Debbio non finiscono qui: entrambi sono emarginati da chi vive nelle grandi città e adorati da chi abita nei più piccoli dei paeselli. Mentre Formigli, va da sé, è ricercatissimo nei maggiori centri urbani.
E così il gioco delle parti sembra bell’e assegnato, con Paragone e Del Debbio che incantano le ingenue e incolte masse rurali mentre Formigli raccoglie la febbre delle città. Ma se questo risulta vero, comunque rigiri i dati, per il pubblico di Formigli, il confronto fra Del Debbio e Paragone ad approfondirlo sciorina alcune sorprese. Gli spettatori meno “colti”? Quelli di Del Debbio. I più snob? Quelli di Paragone, tra i quali abbondano, in proporzione, le élites, che evidentemente amano contemplare il popolo quando fa casino.
Difficile dire a questo punto se fra gli spettatori dei due programmi, i più dichiaratamente populisti del palinsesto, prevalgano le somiglianze o le differenze. Ci sarebbe quasi da augurarsi che una bella sera, finalmente, i nostri due eroi si sfidassero in contemporanea per costringere i telecomandi dei loro fan ad una specie di scelta di Sophie fra il parroco di Rete4 e il saltimbanco di La7. Non sarebbe una sfida di grandi numeri (sono programmi che sull’auditel non pesano un granché), ma si sa, sono le piccole fessure che annunciano i terremoti, ammesso che ce ne sia in vista qualcuno.