REALTÀ VIRTUALE

Oculus VR e Zenimax finiscono in tribunale

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Zenimax ha chiesto 2 miliardi di dollari di danni.

La causa legale tra Oculus VR e Zenimax, definita dalla prima come “un inutile tentativo di assumersi il merito di una tecnologia che non hanno avuto la visione, l’abilità e la pazienza di creare”,  è entrata nel vivo.

Le due società verranno ascoltate da una corte di Dallas, in un procedimento della durata di tre settimane che Oculus si è definita “impaziente” di cominciare.

L’azione legale è stata iniziata da Zenimax nel maggio 2014. La compagnia afferma che John Carmack, al momento CTO di Oculus, aveva cominciato a sviluppare della tecnologia che sarebbe poi stata vitale per il visore di realtà virtuale quand’era ancora impiegato di Zenimax. Dal canto suo, Carmack ha dichiarato di aver lasciato Zenimax proprio perché quest’ultima gli avrebbe impedito di lavorare sulla tecnologia VR.

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