Nei giorni scorsi, Oculus Rift e il suo creatore Palmer Luckey sono stati al centro di una curiosa vicenda legata alla scena politica statunitense.
Luckey, stando a quanto emerso di recente, sarebbe un sostenitore della candidatura di Donald Trump al ruolo di Presidente degli Stati Uniti e avrebbe appoggiato attivamente la campagna della controversa figura politica. Alcuni sviluppatori hanno però deciso di ritirare il supporto al visore VR Oculus Rift in virtù di questo orientamento politico.
Tra gli sviluppatori che hanno annunciato di non voler più supportare il Rift figurano Polytron (Fez), Tomorrow Today Labs e Scruta Games, mentre altri hanno dichiarato di appoggiare la candidatura di Hillary Clinton anche con contributi monetari.
Luckey, dal canto suo, si è di recente dichiarato estraneo a qualsiasi sostegno nei confronti di Trump e si è anche scusato pubblicamente tramite un post su Facebook. Brendan Iribe, amministratore delegato di Oculus, ha dichiarato in un comunicato ufficiale che la compagnia permette ai propri impiegati di supportare liberamente le cause in cui credono e che questo si estende anche a Luckey, chiarendo che le sue idee non sono rappresentative dell’orientamento della compagnia.