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Oasis, i biglietti gonfiati e il problema del “prezzo dinamico”

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Una strategia legale che pompa il costo dei tagliandi all'aumento della domanda. Ma adesso il governo di Londra vuole capire come porre un limite al fenomeno.

Il governo britannico si è impegnato a indagare sull’uso di prezzi dinamici da parte dei siti web di biglietteria dopo che i fan degli Oasis sono stati esclusi dal tour di reunion della band. L’ente di regolamentazione della pubblicità del Regno Unito ha dichiarato a BBC News di aver ricevuto 450 reclami riguardanti prezzi e disponibilità dei biglietti ingannevoli, con molti ticket più che raddoppiati nei giorni scorsi.

Le vendite sono iniziate sabato e andate esaurite nel giro di poche ore, dopo che migliaia di potenziali acquirenti hanno trascorso la giornata in coda online. Su Ticketmaster, il costo di alcuni biglietti è aumentato da 135 sterline a oltre 350 sterline. La Segretaria alla Cultura del Regno Unito, Lisa Nandy, ha affermato a ITV News che il governo “includerà questioni relative alla trasparenza e all’uso di prezzi dinamici, inclusa la tecnologia relativa ai sistemi di coda che li incentivano”, in una prossima consultazione sulla tutela dei consumatori.

Cos’è il “prezzo dinamico”?

Il prezzo dinamico, noto anche come “surge pricing”, è un sistema che aumenta i prezzi per i prodotti e servizi man mano che aumenta la domanda e diminuisce la disponibilità. Nell’era di internet, il fenomeno è esploso, visto l’accesso globale a biglietti per concerti, eventi teatrali e quant’altro. La pratica non viola nessuna legge britannica, ma era già stata criticata per aver limitato l’accesso a eventi musicali, sportivi e teatrali nel manifesto del Labour prima che il partito salisse al potere il 5 luglio. Gli Oasis, uno dei più grandi nomi del Britpop degli anni ’90 e 2000, si sono sciolti all’improvviso nel 2009 dopo anni di lotte intestine tra i membri della band, Noel e Liam Gallagher. L’aspro rapporto pubblico tra i fratelli rende questo un tour di reunion inaspettato per molti fan, alimentando l’intensa richiesta.

Ticketmaster non stabilisce i prezzi da sola. L’azienda ha affermato che è una decisione degli organizzatori di eventi. In altre parole, dei promoter. Ma alcuni artisti hanno voce in capitolo. Taylor Swift, Ed Sheeran e i Cure sono tra coloro che hanno scelto di non utilizzare prezzi dinamici nei loro recenti tour.

Piattaforma etica

Per cercare di smorzare la corsa al bagarinaggio, tant’è che si iniziano a vedere online biglietti ben oltre i 7 mila euro, gli stessi Oasis hanno ricordato che la rivendita dei tagliandi è possibile solo su due piattaforme. La prima è Ticketmaster, il sito di acquisto primario. La seconda è Twickets, app pensata come modo equo e trasparente per acquistare e vendere biglietti. Twickets si distingue perché impone un limite ai prezzi: i biglietti possono essere venduti al valore nominale (quello pagato inizialmente) o anche a un prezzo inferiore, per combattere il fenomeno degli “scalper“, ovvero coloro che acquistano grandi quantità di tagliandi. per poi rivenderli a prezzi maggiorati.

“Dopo l’incredibile notizia del ritorno degli Oasis, è deprimente vedere prezzi enormemente gonfiati che escludono i normali fan dalla possibilità di godersi la loro band preferita dal vivo”, ha detto Nandy nella sua dichiarazione a ITV News. “Collaborando con artisti, industria e fan possiamo creare un sistema più equo che ponga fine alla piaga dei bagarini, delle rivendite truffaldine e garantisca biglietti a prezzi equi”. Il sito di Ticketmaster era già stato messo sotto la pressione per la vendita dei biglietti dell’Eras ​​Tour di Taylor Swift nel 2022. Più di recente, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha evidenziato l’uso da parte della piattaforma di prezzi dinamici come mezzo per aumentare ingiustamente il valore degli ingressi.

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