Conto alla rovescia per la conferenza che celebrerà i dieci anni dell’Associazione HD Forum Italia (HDFI). Il 6 e 7 ottobre prossimi, infatti, presso il Media Center ‘San Pio X’ si terrà ‘Passaggi: comunicazione e tecnologie oltre le frontiere’. Un evento atteso dai professionisti che operano nel settore delle nuove tecnologie audiovisive che arriveranno a Roma da tutto il mondo. Clicca qui per registrarti.
In attesa di quell’appuntamento che andrà, inoltre, a cementare la partnership tra HDFI e la Segreteria per la Comunicazione vaticana (SPC) siglata lo scorso maggio, il magazine online Passaggimag ha varato la rubrica PuntoVa alcune testimonianze sull’approccio che nelle varie epoche la Santa Sede ha avuto con le nuove tecnologie. Il tutto inserito nell’ambito del processo di riforma dei media vaticani voluto dal Pontefice. Key4biz ve le ripropone a cominciare da quella di mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della SPC, e da quella di Francesco Masci che è alla guida della Direzione Tecnica della struttura. Dunque il Cinema e la Riforma tecnologica di Papa Francesco, al centro delle clip di seguito realizzate dal Centro Televisivo Vaticano.
Era il 1896 quando l’agente dei Lumiére, Vittorio Calcina, ottenne il permesso di entrare in Vaticano per riprendere Leone XIII. È da questo avvenimento che parte il racconto di mons. Viganò. “Il Pontefice – dice – accettò di essere ripreso. Però non aveva idea di quello che significasse: pensava, cioè, di doversi mettere in posa per farsi scattare una foto”.
La riforma dei media vaticani rappresenta una sfida anche e soprattutto dal punto di vista tecnico. Un aspetto di cui si sta occupando Francesco Masci. Lo abbiamo incontrato nel suo ufficio in via della Conciliazione. Ecco cosa ci ha raccontato.
