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Norvegia: stop vendite auto inquinanti nel 2025, ma automobilisti sceglieranno 100% elettrico già nel 2022

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Elettrificazione da record in Norvegia

La Norvegia è il Paese europeo dove la mobilità elettrica è già una realtà dominante il mercato automotive nazionale. Secondo quanto riportato dalla rivista specializzata Electrek, oggi nel Paese scandinavo le vendite di auto a gas e benzina non arrivano al 10% del totale, in ulteriore calo del 21% rispetto al 2020.

Il Governo di Oslo ha deciso che entro il 2025 non si potranno più vendere nuove auto a gas o benzina, ma è anche possibile che gli stessi automobilisti norvegesi scelgano di acquistare solo auto nuove a motore elettrico, addirittura entro la fine del secondo trimestre del 2022.

Addio alle auto inquinanti

Ad aprile 2021 le vendite di auto a benzina o gas sono scese per la prima volta sotto le 1.000 unità. Un anno fa erano sfioravano le 7.000 unità.

Secondo gli esperti del magazine motor.no, la tendenza all’acquisto di auto elettriche è così netta che è possibile stimare la vendita dell’ultima auto inquinante già ad aprile 2022.

All’inizio dell’anno in corso, dei primi 15 modelli di auto più venduti in Norvegia 13 erano 100% elettrici e uno solo elettrico plug-in.

Il successo del modello emobility norvegese

I motivi di tale successo vanno individuati sicuramente in un atteggiamento più consapevole dei consumatori riguardo ai temi della crisi climatica e ambientale, ma anche in un corposo programma di incentivi statali per l’acquisto di veicoli elettrici.

Le auto inquinanti sono sottoposte a tassazione pesante in Norvegia, mentre quelle a zero emissioni no. In più, per i possessori di veicoli elettrici è previsto il parcheggio gratuito ovunque e l’esenzione del pagamento delle autostrade.

Non ultimo, c’è un orientamento generale del mercato nazionale e degli stessi produttori all’abbandono dei mezzi inquinanti a favore di quelli elettriche. A testimonianza di ciò, già nel 2019 si contavano le prime stazioni di servizio su strade e autostrade che al posto di pompe di benzina installavano grandi sistemi di accumulo per far spazio a un maggior numero di punti ricarica per motori elettrici.

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