E’ la fotografia degli ultimi 25 anni di cinema italiano scattata dall’Istat nel report “I cittadini e il cinema”. I dati evidenziano come nonostante l’ascesa di Netflix e altri operatori SVOD (Subscription video on demand) diffusi nel nostro Paese agli italiani piace ancora il grande schermo, soprattutto ai giovani. In salita anche la “quota rosa” delle spettatrici: rispetto al 1993 le donne che sono andate al cinema almeno una volta nell’ultimo anno è passata da 37,6% a 48,8%, quella degli uomini da 44,0% a 50,5%.
Negli ultimi 25 anni più spettatori saltuari, meno frequentatori assidui
Tra le persone che si sono recate al cinema, la maggior parte (30,1%) ha una frequentazione saltuaria (da 1 a 3 volte in un anno), l’11,7% un po’ più regolare (da 4 a 6 volte l’anno) mentre solo il 7,7% frequenta più assiduamente le sale (7 o più volte in un anno).
L’ISTAT evidenzia come le tendenze degli ultimi 25 anni sono caratterizzate da un notevole aumento nella quota di spettatori saltuari (da 20,9% del 1993 a 30,1%) e dal calo di quella dei frequentatori assidui (da 9,5% del 1993 a 7,7%).
Nel 2017 si stima che il 49,6% delle persone di 6 anni e più (circa 28 milioni 400 mila persone) abbia frequentato sale cinematografiche almeno una volta nei 12 mesi precedenti l’intervista (40,7% nel 1993).
Aumentano le donne
Rispetto al 1993, la quota di donne che sono andate al cinema almeno una volta nell’ultimo anno è passata da 37,6% a 48,8%, quella degli uomini da 44,0% a 50,5%.
La frequentazione delle sale cinematografiche è fortemente legata all’età: nel 2017 si stima che siano andati al cinema almeno una volta l’anno più del 70% dei ragazzi fino a 14 anni e circa l’80% dei giovani di 14-24 anni.
Più Centro che Nord, poco al Sud
Si va di più al cinema nelle regioni del Centro rispetto alla media nazionale (54,5% contro 49,6%); seguono le regioni del Nord, con valori intorno alla media (50,2%) e infine quelle del Sud e delle Isole con valori sempre sotto la media (46,1%).
Le generazioni più giovani, pur presentando livelli di frequentazione del cinema molto elevate, crescendo riducono la loro fruizione in anticipo rispetto alle generazioni che le hanno precedute.