Slittano a marzo le votazioni dei componenti di Agcom e Garante Privacy. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Per quale motivo l’ennesimo rinvio?
Perché, è stato deciso dalla conferenza dei capigruppo della Camera dei deuptati, l’elezione dei collegi delle due Authority potrà avvenire solo dopo la conclusione dell’esame del decreto-legge in materia di intercettazioni, previa intesa con il Senato.
Infatti, la Camera esaminerà in Aula il 24 febbraio alle ore 10 il DL intercettazioni. L’inizio delle votazioni è previsto per le 14. Così slittano a marzo tutti gli altri provvedimenti, tra cui le votazioni dei componenti di Agcom e Garante Privacy.
L’ennesimo rinvio, il voto alla Camera era previsto per il 27 febbraio, è dovuto sopratutto alla mancanza dell’accordo politico nella maggioranza sui nuovi componenti delle due Authority. Non sarà il nodo che sta facendo ballare il governo, come alcuni sostengono, di certo però queste nomine sono un tassello decisivo nel puzzle di un esecutivo alle prese con frizioni e
divisioni quotidiane.