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Nokia, possibile merger per il produttore scandinavo?

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Secondo voci rilanciate da Bloomberg, la casa finlandese starebbe valutando la cessione o fusione di asset.

Nokia al centro di speculazioni. La casa finlandese starebbe vagliando l’ipotesi di un merger per uscire dalle secche finanziarie. Una scelta strategica che secondo i rumors rilanciati da Bloomberg, vedrebbero l’azienda aperta alla possibile cessione fusione di asset.

Momento delicato

Le voci arrivano in un momento delicato per la società di Espoo sul fronte dei ricavi. Pesa la forte concorrenza nel mercato delle reti 5G da parte di player del calibro di Huawei, Ericsson, Cisco e Samsung.

Nokia, che in Italia ha da poco siglato un accordo con Iliad per le reti 5G, è stata esclusa ad esempio dal novero dei fornitori 5G nel regno Unito, dove gli operatori EE e Three hanno scelto di usare le infrastrutture di Huawei. Vodafone non le userà per la parte core della rete.

L’unica eccezione è stata O2 che ha optato per l’utilizzo di attrezzature fornite da Nokia ed Ericsson.

Un mese fa Nokia è stata costretta a tagliare 180 posti di lavoro in Finlandia, su 6mila dipendenti totali occupati in patria.

Sono lontani i tempi in cui Nokia era il primo produttore globale di cellulari, e l’azienda sta diversificando la sua attività ad esempio verso il nascente business della guida autonoma.

Ma ora, secondo Bloomberg, Nokia starebbe lavorando con degli advisor per trovare delle alternative che vanno dalla possibile cessione di asset alla loro fusione.

Secondo Bloomberg, il titolo Nokia ha perso circa un terzo del suo valore nell’ultimo anno, per guadagnare il 3% dopo gli ultimi rumors.

Ipotesi di matrimonio Nokia-Ericsson

Fra le varie speculazioni in circolazione anche l’ipotesi di un merger tutto scandinavo in alcune aree di business con la concorrente Ericsson in chiave anti-Huawei.

Queste ultime voci arrivano dopo che un paio di settimane fa il procuratore generale americano William Barr aveva invitato gli Usa e i suoi alleati ad investire e rilevare quote di controllo in Ericsson e Nokia per contrastare Huawei.

Nokia aveva a sua volta rilevato Alcatel-Lucent nel 2016, allargando così il suo portafoglio di prodotti di rete.

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