Giovani sempre più connessi e meno presenti davanti alla tv. E’ quanto emerge dal Digital News Report 2016, pubblicato annualmente dal Reuters Institute for the Study of Journalism (Risj).
Diminuisce, infatti, l’utilizzo della televisione soprattutto tra i più giovani e la generazione dei millenials.
Secondo l’European journalism observatory (Ejo), autore dei grafici in pagina, è interessante rilevare che la fascia d’età che va dai 18 ai 24 anni dica di preferire i social media alla tv per le news.
Una parte crescente degli utenti dipendono per il consumo diretto delle news, un fatto che, secondo l’Ejo, dimostra che “i servizi lanciati dalle aziende della Silicon Valley per le news stanno effettivamente spostando gli equilibri del settore”.
Metà del campione (50 mila persone di 26 paesi nel mondo) considera i social network una fonte di notizie su base settimanale.
Il video nel giornalismo online non sembra ritagliarsi ancora uno spazio significativo, secondo i risultati del Report. Solo il 26% dei partecipanti (globalmente) dice di fruire notizie online in formato visuale. Per il 41%, invece, le notizie testuali sarebbero ancora più semplici e comode da fruire.
Quanto alla monetizzazione dei contenuti online, i dati relativi al numero di persone che hanno pagato per accedere alle news online oscillano tra il 27% della Norvegia al 7% del Regno Unito, che chiude la graduatoria.
L’Italia, in questo si posiziona abbastanza bene, con il 16%, mentre la Svizzera è a metà classifica, con il 10%.
I distributed content sono ormai una realtà.
Lo dimostra il fatto che circa il 10% degli utenti europei e il 14% negli Usa ha nelle piattaforme social la sua principale fonte di notizie.
Dal punto di vista di Internet mobile, invece, gli autori del report fanno notare come, a partire dal 2013, gli smartphone stiano guadagnando progressivamente terreno. Dal Digital News Report 2016 emerge come, complessivamente, il 53% dei partecipanti allo studio usi lo smartphone per leggere le news.
Al primo posto troviamo la Svezia (69%), seguita da Corea del Sud (66%) e Svizzera (61%).
L’Italia, invece, è poco sopra il 50%.
Dai dati raccolti emerge anche che lo smartphone sia il device più usato dai giovani per accedere alle news mentre sono in calo pc e tablet.