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Italia
Lo scandalo delle tangenti per i lavori dell’Expo ha sicuramente macchiato l’immagine del nostro paese agli occhi dei potenziali investitori internazionali. Connesso al tema della corruzione esiste anche il problema dei ritardi nella realizzazione delle infrastrutture denunciato dai tantissimi servizi televisivi. Per capire se esiste un “piano B” di comunicazione per arginare questo devastante attacco alla reputazione dell’esposizione milanese abbiamo monitorato il posizionamento sul web e sui social di Expo 2015.
L’interesse del web per l’esposizione universale italiana sembra crescere nel tempo: nell’ultimo anno le ricerche degli utenti mostrando un crescendo che culmina con l’apice raggiunto a metà maggio. Purtroppo è la notizia dello scandalo mazzette a far toccare il massimo delle ricerche su Google. Tra l’11 ed il 15 maggio l’argomento “expo 2015” tocca quota 100 (google trend misura la quantità di ricerche in una scala che va da 0 a 100), superando l’interesse suscitato dalla dichiarazione di Obama che annunciava la partecipazione degli Usa all’Expo (quota 57, marzo 2014). Trattandosi di un esposizione universale è molto interessante monitorare l’appeal geografico suscitato da questo evento. È l’Italia il paese che ricerca di più l’Expo su Google (quota 100), seguono gli Emirati Arabi (quota 31) e appaiati Francia, Germania e Regno Unito (quota 2).
Sul social network più utilizzato al mondo l’expo ha aperto una fan page che grazie ai 75mila “Mi piace” gode di un buon livello di popolarità. Buona la performance anche per quanto riguarda il livello di interazione raggiunto nei confronti dei propri “fan”. Il livello di coinvolgimento (mi piace, commenti, condivisioni) dei 46 post rilasciati nella settimana che va dall’11 al 18 giugno raggiunge: 5.760 mi piace, 284 commenti e 1.552 condivisioni.
Il post più virale dell’Expo è dedicato ai lavori in corso per la costruzione del padiglione giapponese.
I numeri di base dell’account Twitter dell’Expo dicono: 12.046 tweet, 858 following e 44.194 twitter. Da questi numeri possiamo notare come il livello di popolarità (follower e retweet) non sia molto alto. Infatti degli ultimi 118 tweet ne sono stati retwettati, dagli altri utenti twitter, 106 per un totale di 618 volte. Il profilo Twitter dell’Expo se la cava meglio per quanto riguarda il livello di interazione con gli altri utenti (menzioni attive, risposte dirette e following). Sugli ultimi 200 tweet abbiamo trovato 313 menzioni attive da parte dell’account expo 2015. I differenti utenti citati sono 110 ma solo un tweet è stato inviato come risposta diretta. Ecco gli utenti con i quali l’Expo predilige comunicare su Twitter: il sindaco Ignazio Marino (16 menzioni), il Teatro alla scala (14), la Fondazione Triulza (12), la Regione Lombardia ed il suo presidente Roberto Maroni (8).
Youtube
L’Expo si è dotato, dal 4 settembre del 2009, anche di un canale ufficiale Youtube. Su questo social l’account dell’Esposizione Universale tocca quota 2.367 iscritti. I video pubblicati sono 504 video ed hanno generato un totale di 6.002.611 visualizzazioni. Il video più popolare (5.369.558 visualizzazioni) è rappresentato dallo spot istituzionale per Expo 2015 a cura della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Sito internet
Abbiamo rilevato la popolarità del sito ufficiale dell’Expo avvalendoci della piattaforma di Amazon Alexa. Il Traffick rank generato da Expo2015.org non è elevatissimo: il volume dei visitatori equivale al 1.684esimo posto tra i siti più cliccati in Italia, e addirittura al 56.101esimo posto nel mondo. Se guardiamo alla provenienza geografica dei visitatori possiamo notare come i primi utenti online che accedono al sito sono gli italiani (69% dei visitatori), seguiti dai francesi (3,8%), dagli indiani (3,1%) e dagli abitanti della Malesia (2,2%).
Da quale sito internet o social provengono i visitatori di www.expo2015.org/it? La maggior parte degli utenti arriva da Google (41% circa), da Facebook (6,4%) e da Wikipedia (1,8%).