#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.
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Italia
Quando, tra qualche mese, assisteremo ai resoconti televisivi del 2014, la parola “selfie” possiamo già scommettere che vincerà sovrana in ogni sondaggio: sarà la dimostrazione, al netto di ogni considerazione sociologica, che le dimensioni “social” e “mobile” debbono essere considerate due facce della stessa medaglia e che non si può oggi parlare di marketing digitale senza considerare questi ambienti che ne costituiscono il nerbo più rilevante e interessante e che sono legati l’uno all’altro in modo inscindibile.
Il legame tra “mobile” e “social” ci deve pertanto far considerare che la presenza di un’azienda su social media quali Twitter e Pinterest ed in modo crescente su Facebook non può essere realisticamente attivata senza che prima il sito sia stato ottimizzato per la navigazione mobile: ogni click dalle piattaforme sociali si tradurrebbe in una navigazione difficoltosa e probabilmente in un “rimbalzo” all’interno del sito.
Come fare a valutarlo? Occorre andare su Google Analytics e, nel Report Pubblico/Mobile, potremo osservare la rilevanza del traffico da mobile e il comportamento di tali utenti sul sito dai dispositivi cellulari: un tasso di rimbalzo superiore alla media ed un tasso di conversione inferiore darebbero la misura dell’importanza e dell’urgenza con cui lavorare per ottimizzare il sito anche da smartphone.
Non sfuggirà infatti che questo report non considera “mobile” i tablet: il tablet infatti, per le sue caratteristiche di retro-illuminazione e di connessione perlopiù WiFi ed anche per una questione di fragilità e costi, è poco usato in mobilità e la funzionalità stessa dei browser rende meno rischiosa la navigazione all’interno di questi contesti.
Ottimizzare un sito per gli smartphone può quindi essere fatto in due modi: grazie alla tecnologia “mobile-site” oppure grazie alla tecnologia “responsive”.
La tecnologia “mobile-site”, la prima ad essere stata sviluppata, crea due versioni per ogni sito consentendo in tal modo di valorizzare in quel contesto funzionalità utili in mobilità o in libreria o in combinazione con il libro cartaceo. Di converso, due versioni diverse dello stesso sito possono presentare errori in termini di generazione dei link con impatto negativo sia per i lettori che per i motori di ricerca (i “faulty redirects” sono un fattore di penalizzazione su Google dei siti mobile) e costringono proprio i motori di ricerca ad un doppio lavoro di indicizzazione il che non rende tale tecnologia apprezzata da Google.
La tecnologia responsive è stata più di recente creata proprio per sopperire a questi limiti: genera un’unica versione del sito che si adatta automaticamente agli ingombri ed alle caratteristiche del dispositivo da cui se ne fruisce con minori costi di hosting e minori rischi di navigazione e di limiti sul piano dell’indicizzazione.
Ottimizzare, in una delle due modalità descritte, il sito per gli smartphone è una scelta differente dal creare una app: una app mira a soddisfare un bisogno da parte dell’utente più costante e tale da non invitare solamente a scaricarla, ma ad utilizzarla su base periodica.
Mobile-site, sito responsive, app: tre scelte diverse che richiedono quindi un piano editoriale diverso, misura del valore che intendiamo dare al rapporto fra il nostro brand e l’utente che intendiamo ingaggiare.