#SosTech. Traffico dati sponsorizzato: novità controversa che piace ai consumatori Usa

di a cura di Andrea Galassi |

Negli USA, la paura di superare i limiti previsti nelle offerte per l’accesso a Internet in mobilità sta portando gli utenti di smartphone a guardare con favore ai piani dati sponsorizzati.

Rubrica settimanale #SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe.
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Stati Uniti


AT&T

Lo scorso gennaio, in occasione dell’edizione 2014 del CES (Consumer Electronics Show), l’operatore di telecomunicazioni statunitense AT&T annunciava il lancio del servizio Sponsored Data, confezionato per consentire agli utenti di smartphone e tablet di fruire di traffico dati sponsorizzato, non conteggiato in seno al piano tariffario sottoscritto. Per una panoramica delle offerte di mercato per l’accesso a Internet in mobilità, e per un confronto delle medesime, si consiglia di fare riferimento al servizio di comparazione curato dallo staff di SosTariffe.it.

 

La proposta di AT&T ha generato un animato confronto fra gli addetti ai lavori e i giornalisti della stampa specializzata. Numerose le voci critiche, fra cui quella di Nilay Patel, caporedattore presso The Verge, secondo cui il servizio Sponsored Data di AT&T costituisce una minaccia per una leale concorrenza e non porterà nel lungo termine alcun beneficio per i consumatori. Contrario anche Michael Weinberg, vicepresidente di Public knowledge, associazione non-profit statunitense impegnata nella difesa di un ecosistema digitale aperto, nella protezione dei diritti dei consumatori con riferimento all’utilizzo delle nuove tecnologie, nella promozione della creatività attraverso normative equilibrate in materia di diritto d’autore. A detta di Weinberg, il servizio Sponsored Data di AT&T è un imbroglio sia per i consumatori sia per i creatori di contenuti. La proposta di AT&T è finita anche sotto la lente d’ingrandimento della FCC (Federal Communications Communication), l’agenzia governativa indipendente cui è affidato il compito di regolare il mercato delle comunicazioni in terra statunitense.

 

Nonostante le preoccupazioni espresse da più parti, la proposta firmata AT&T sembra intercettare l’interesse dei consumatori. Negli USA, infatti, la paura di superare il monte ore o la quantità di MB previsti nelle offerte per l’accesso a Internet in mobilità sta portando gli utenti di smartphone a guardare con favore ai piani dati sponsorizzati, stando ai risultati di uno studio condotto da Wakefield Research per conto di Citrix.

 

  • l’82% dei consumatori che hanno sottoscritto piani dati per l’accesso a Internet in mobilità teme di superare i limiti previsti in seno agli stessi ed evita di usare un’applicazione proprio a causa di tale timore
  • gli utenti di iPhone sono più preoccupati di quanti impiegano smartphone Android: 66% vs 48%
  • il 67% degli utenti di smartphone che guardano almeno un video in mobilità al mese dichiara di aver superato i limiti mensili previsti nelle offerte sottoscritte; la percentuale scende al 36% se si considerano gli utenti che guardano meno di un video in mobilità al mese
  • gli adulti con figli a carico dichiarano di utilizzare più dati di quelli senza prole; il 72% dei genitori crede di aver superato i limiti mensili contro il 46% degli adulti senza figli
  • il 71% degli uomini e il 62% delle donne impiegherebbero di più il proprio smartphone se i piani dati sponsorizzati fossero disponibili; nello specifico, gli abbonati vorrebbero accedere ai servizi di Internet banking (39%), guardare video educational (33%), guardare annunci pubblicitari (28%), partecipare a una videoconferenza (21%) o presentare una richiesta di risarcimento alla propria compagnia assicurative (18%)
  • gli utenti più giovani, i cosiddetti millennial, sono più aperti ai piani dati sponsorizzati rispetto ai baby boomer (le persone nate tra il 1945 e il 1964): 78% vs 52%
  • i genitori sono più interessati ai piani dati sponsorizzati rispetto agli adulti non-genitori: 77% vs 58%

 

“I risultati dell’indagine mostrano la miriade di modi in cui gli abbonati utilizzano i loro piani tariffari e consentono agli operatori di comprendere le abitudini degli stessi e le percezioni dei clienti circa il consumo dei dati a loro disposizione”, ha evidenziato Chris Koopmans, vicepresidente e general manager della divisione Service Provider Platforms presso Citrix. Secondo Koopmans, i piani dati sponsorizzati possono costituire una fonte crescente di redditività per gli operatori di telefonia mobile e rappresentano senza dubbio una modalità attraverso cui i fornitori di contenuti possono intercettare i bisogni dei consumatori. 

 

Fonte: http://www.citrix.com/news/announcements/apr-2014/citrix–mobile-data-users-fear-exceeding-their-quota–open-to-sp.html

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