Italia
Oggi tutti vogliamo essere “cliccati”. Scriviamo, fotografiamo, poi pubblichiamo nella speranza di arrivare a un numero abbastanza cospicuo di “mi piace” da essere “condivisi”, rallegrati e rassicurati. “Sono cliccato, ergo sum” ovvero “in bene o in male, basta che ci clicchino…”.
Certo, alcuni per ottime ragioni e “ci piace”, (per l’appunto), altri perché presi, ma dovrei piuttosto dire “altre” e “prese” dall’infernale tourbillon di due fenomeni le cui definizioni sono andata a cercare in rete: il selfie e la duckface… nuovi flagelli che impazzano sui social network. Un fenomeno, tuttavia, che tocca soprattutto le fanciulle in fiore alle prese con i primi desideri di piacere ma non solo…
#Storie è una rubrica curata da Fabienne Pallamidessi e dedicata all’“Internet della gente”.
Inviateci i link dei siti sui quali vorreste si sviluppasse una storia all’indirizzo storie@key4biz.it e Fabienne Pallamidessi la costruirà per voi.
La rubrica è anche su Facebook (Internet della gente) e Twitter (@InternetStorie).
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Graziosa come un angelo e grande lavoratrice, Mara, estetista di mestiere e per vocazione non ne può più della mamma. Perché rompe quando rientra troppo tardi? Perché cambia troppo spesso ragazzo? Nient’affatto, Mara non sa più come allontanare sua madre dallo specchio dove passa le ore a fotografarsi prima di mandare le sue foto in rete…
“All’inizio, ero contenta, per anni, appena tornava dal lavoro, infilava una tuta, cucinava, poi si piazzava davanti alla TV, poi, non so che cosa le sia successo, ha aperto un profilo su Facebook… e già a me non è piaciuto, che cosa che va a fare su Facebook, mia madre? Ho pensato che volesse trovarsi un fidanzato, mia madre è bella e anche simpatica e non è un’oca, così le ho parlato, ho cercato di spiegarle che non era forse il modo giusto e lei si è arrabbiata: mi ha detto che non capivo nulla, che tutte le sue amiche lo facevano anche loro e che era solo per rilassarsi un po’… Sarà perché ha 45 anni, io non lo so ma a me sembra tanto che invece di essere io la ragazzina, lo sia lei!”
Ah, queste mamme e chi le capisce ?
Sindrome della bocca a culo di gallina nelle foto di Facebook? La cura è un bel piatto di spaghetti