#Cosedanoncredere: pratiche scorrette, l’UNC denuncia Wind all’Antitrust

di di Massimiliano Dona (Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori) |

Wind finisce nel mirino dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC): ha aumentato del 40% in modo unilaterale la tariffa di ‘All Inclusive Digital’. La palla passa all’Antitrust.

#cosedanoncredere è una rubrica settimanale a cura di Massimiliano Dona promossa da Key4biz e Unione Nazionale Consumatori.
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Italia


Massimiliano Dona

Un aumento di due euro in pochi mesi tradisce le legittime aspettative di chi aveva aderito a un’offerta telefonica, ritenendola vantaggiosa: per questo motivo, l’Unione Nazionale Consumatori ha denunciato all’Autorità Garante della Concorrenza, Wind per pratica commerciale scorretta.

All’inizio del 2013, infatti, la compagnia telefonica ha lanciato l’offerta promozionale “Passa a Wind con All Inclusive Digital“, offrendo (come scritto sul sito internet) per 5 anni, al costo di attivazione di 19 euro e mensile di 5 euro: 60 minuti di chiamate verso tutti, 60 SMS verso tutti e 2 GB di traffico internet.
 

 

Molti consumatori che hanno aderito alla promozione ci hanno segnalato di aver ricevuto, nel mese di febbraio, un messaggio in cui WIND comunica che dal 14 aprile “All Inclusive Digital avrà 1GB di traffico internet in più tutti i mesi! Dalla stessa data, l’attuale costo scontato passerà da 5,04 euro a 7 euro al mese e le telefonate nazionali, effettuate al superamento dei minuti inclusi nella sua offerta, costeranno 29cent/min, con tariffa al secondo e senza scatto alla risposta.

 

Dopo meno di un anno, dunque, WIND propone in maniera unilaterale un aumento del 40% della tariffa, a fronte di un non richiesto aumento di 1 GB di traffico dati. Per questo motivo, abbiamo segnalato l’accaduto all’Autorità Antitrust e chiediamo (considerato che la data di attivazione del nuovo piano è il 14 aprile) la sospensione provvisoria della pratica per evitare, in attesa di una pronuncia del Garante, che la comunicazione commerciale attualmente diffusa induca i consumatori a comportamenti che, altrimenti, non avrebbero attuato. 

Anche queste sono “cose da non credere”!

 

 

 

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