Italia
Rubrica settimanale #cosedanoncredere, curata da Massimiliano Dona (@massidona), Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it), per Key4biz. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Eccoci nel 2014, settimo anno dall’inizio della crisi: l’anno che finalmente promette bene! In molti obietteranno che non c’è ragione di ottimismo: non mancano in questi giorni le solite notizie sui rincari, le fibrillazioni politiche, la disoccupazione in aumento, la crescita della povertà tra le famiglie italiane.
Sì, è tutto vero, ma in questo primo editoriale della rubrica “Cose da non credere” voglio guardare a quei piccoli segnali di risveglio che, spero, possano anticipare l’arrivo di tempi migliori. Del resto il 2013 è stato davvero il più fosco tra gli anni della crisi, quello nel corso del quale, anche dal nostro osservatorio di Associazione di consumatori, abbiamo avvertito una drammatica perdita di fiducia da parte dei cittadini verso le Istituzioni e verso il mercato, il diffondersi di un pesante clima sociale da “tutti contro tutti”.
E’ impensabile andare avanti in questo modo e anzi gettare altra benzina sul fuoco. Il migliore insegnamento mi sembrano allora le parole di Vincenzo Dona: “Ci sono due modi di dialogare con il consumatore. Si può sfruttare la sua giusta indignazione, eccitare la sua carica emotiva, offrire soluzioni rivoluzionarie; oppure analizzare le cause e cercare le soluzioni possibili, né avventurose né miracolistiche, usare un linguaggio semplice e accessibile a tutti. Noi dell’Unione optiamo per la seconda”.
Ecco perché sento (forse con una buona dose di irrazionalità) di suggerire di guardare al futuro con maggiore speranza: credo che anche i consumatori che ci leggono o ci ascoltano in televisione o alla radio abbiano desiderio di un sorriso e di un nuovo slancio.
Forse per questo (dopo un 2013 dedicato alla sostenibilità) il 2014 sarà per noi l’anno dell’innovazione: a questa grande leva per lo sviluppo della nostra economia dedicheremo molte iniziative e soprattutto l’ottava edizione del Premio Vincenzo Dona (quest’anno il 27 novembre, sempre al Teatro Argentina).
Perché innovare, anche nelle piccole cose, aiuta a guardare con ottimismo al futuro. Credetemi: il nuovo anno promette bene!