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SABER: 3 Report su banda larga satellitare. Agnelli (Eutelsat): ‘Unica soluzione per 25 mln di cittadini Ue in digital divide’

A Torino, ieri, si è svolto un nuovo workshop su SABER (Satellite Broadband for European Regions), il Progetto europeo che opera per colmare il digital divide in Europa con l’adozione della banda larga via satellite.

In occasione dell’evento di ieri, sono stati pubblicati i primi tre rapporti riguardanti il Progetto SABER su questi punti:

* Come la larga banda via satellite è in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale europea 2013 per fornire banda larga di base a tutti.

*Casi di successo internazionali nel Regno Unito, in Francia, Italia, Spagna, Norvegia e Grecia dove sono state commissionate e implementate con successo soluzioni di banda larga satellitare.

* Linee guida per le amministrazioni pubbliche che intendono adottare programmi per i servizi della banda larga satellitare, facendo ricorso ai fondi Ue ancora disponibili.

Stefano Agnelli, Direttore Affari Istituzionali europei di Eutelsat, ha dichiarato: “La banda larga via satellite è l’unica soluzione praticabile per molti dei 25 milioni di cittadini dell’Ue attualmente vittime del Digital Divide e queste prime tre pubblicazioni forniscono informazioni di vitale importanza per i governi nazionali e regionali che intendono attuare programmi per garantire una vera banda larga-per-tutti nelle loro regioni“.

Agnelli ha osservato che “Con l’ultima generazione di satelliti in grado di fornire una velocità di 2-20 Mbps in tutta l’Europa, il ruolo di SABER è quello di assistere le istituzioni regionali a capire come beneficiare di questa soluzione e fornire consigli sul come applicarle al meglio”.

“I nostri primi rapporti – ha informato Agnelli – sono stati presentati alla Commissione europea, abbiamo chiesto che fossero approvati, adottati e presentati dalla Ue agli Stati membri. Considerando la dispersione delle aree in Digital Divide in tutta Europa e l’assenza di un mercato unico del digitale, la nostra raccomandazione per la Commissione è di favorire l’armonizzazione della domanda attraverso l’uso di regole e strumenti comuni in materia di appalti“.

SABER è in parte finanziato dall’Unione europea, che partecipa proattivamente al progetto, e in parte dai membri. SABER coinvolge 26 partner, guidato da CSI Piemonte tra cui Eutelsat, SES Broadband Services, Astrium e 21 enti regionali e organizzazioni ICT pubbliche e private che supportano le Regioni di 13 Paesi europei nella diffusione della banda larga.

Per l’Italia sono presenti, oltre a CSI-Piemonte, anche CNR-IREA, Lepida, Toscana Spazio, Regione Abruzzo e Skylogic.

Davide Zappalà, Presidente del CSI Piemonte, ha commentato che “Con la pubblicazione di queste importanti linee guida, il CSI si conferma un attore riconosciuto anche a livello europeo, in grado di mettere a disposizione la propria esperienza e competenza a favore di importanti progetti innovativi come quello di SABER. Credo che il Consorzio debba continuare a guardare oltre i confini nazionali per valorizzare l’enorme patrimonio di soluzioni realizzate per gli enti del territorio, anche in una logica di riuso e di condivisione delle best practice del “sistema piemontese””.

Stefano De Capitani, Direttore Generale del Consorzio, ha ribadito: “Oggi il CSI è impegnato in numerose iniziative di livello internazionale che vedono lavorare insieme diversi Stati europei e che fanno della condivisione di prassi e metodologie il proprio valore aggiunto. Si tratta di un percorso impegnativo, ma coerente con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana ed Europea, grandi programmi di innovazione finalizzati a dare slancio alla crescita economica e alla competitività dei Paesi, attraverso l’utilizzo delle tecnologie. Una sfida che siamo pronti ad affrontare, certi che porterà in breve tempo risultati concreti per i cittadini e per le Pubbliche Amministrazioni”.

Il primo rapporto sulla banda larga via satellite si propone come una possibilità per le Regioni di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della banda larga via satellite, fornendo informazioni tecniche e di carattere economico, osservazioni su potenziali barriere e ostacoli all’implementazione e soluzioni. Il rapporto contiene anche la recensione più completa sull’offerta di banda larga via satellite attualmente disponibile in tutta Europa, proponendo un semplice strumento per le pubbliche amministrazioni che desiderano confrontare la qualità e i costi dei servizi sul mercato. Queste informazioni saranno costantemente aggiornate da SABER come parte integrante del suo progetto in progress.

Il secondo report esamina una vasta gamma di casi in cui il satellite è stato impiegato con successo nelle regioni dell’UE, indicando quali sono i fattori chiave di questi programmi.

Il terzo documento fornisce le prime Linee guida in materia di servizi via satellite sugli appalti. In questo rapporto, SABER assiste le Regioni europee che desiderano effettivamente adeguarsi all’obiettivo dell’Agenda Digitale Europea 2013, fornendo le linee guida per l’approvvigionamento dei servizi satellitari e consigliando come utilizzare al meglio i finanziamenti europei ancora disponibili per la fornitura di banda larga, pari a più di un miliardo di euro a fine 2012. Finanziamenti che verranno persi, se non allocati entro la fine dell’anno.

Questi tre rapporti contengono importanti indicazioni per aiutare i governi nazionali e le regioni a colmare il Digital Divide in Europa, utilizzando la banda larga via satellite. Queste indicazioni seguono la pubblicazione della Digital Agenda Scoreboard della Commissione Ue, che evidenzia come molti cittadini europei non dispongono ancora dell’accesso alla larga banda (Leggi Articolo Key4biz). La Ue ha intenzione di concentrarsi sulla promozione di una migliore adozione dei servizi a banda larga via satellite per quel 4,5% della popolazione non coperta dai servizi di base di banda larga.

Ieri a Torino era presente anche la Banca Europea per gli Investimenti visto che, tra le priorità di SABER c’è anche quella di valutare nuovi metodi di finanziamento per le regioni e a questo fine si stanno valutando pure i modelli adottati da Stati Uniti, Canada e Australia.

Le tre relazioni SABER sono disponibili su richiesta all’indirizzo di posta:  info@project-saber.eu.

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