@App4Italy. La recensione del giorno: Uber

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Uber

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L’intera categoria di tassisti non è rimasta a guardare, appena constatato l’arrivo in Italia di Uber, l’applicazione per smartphone che ha già provocato disagio tra le autorità dei trasporti pubblici locali di tutto il mondo.

 

Nata a San Francisco nel 2010, Uber si propone di mettere a disposizione un autista personale a chiunque e in qualsiasi momento solo con il tocco sullo schermo di uno smartphone. Il sopraggiungere della startup a Milano sembra aver destato non poche preoccupazioni sia ai taxi sia alle aziende di autisti ncc (noleggio con conducente). E a nessuno era mai riuscito di far coalizzare le due categorie, rivali storiche.

 

Si tratta, appunto, di un’applicazione mobile per girare in auto con un ibrido tra taxi e noleggio con conducente. Per utilizzare Uber basta scaricare la app, registrarsi con un indirizzo email e inserire un numero di carta di credito. Una volta scelta la destinazione, sullo schermo dello smartphone apparirà un preventivo di spesa. Sarà, quindi, individuato l’autista più vicino, con foto, nome e targa dell’autovettura. Quando l’automobile si avvicina all’obiettivo, sul device vedremo la macchinina spostarsi conseguentemente.

 

Non serve nemmeno pagare direttamente la corsa: il saldo, infatti, avviene in automatico attraverso il sistema di pagamento dell’applicazione – e la fattura arriva via email, insieme a una mappa del percorso. E il tassametro parte dal punto in cui si sale sull’auto e non – come capita in molte città, Milano compresa – dal momento in cui l’autista ha ricevuto la chiamata: quel tragitto non è compreso nel prezzo da pagare.

 

Con un percorso iniziato più o meno tre anni fa a San Francisco, Uber è arrivata in Europa poco più di un anno fa e Milano è la prima città italiana. Proprio durante l’ultima settimana della moda a Milano, l’applicazione aveva segnalato una crescita di richieste di auto in città, sebbene il servizio non fosse ancora partito.

 

Il servizio proposto da Uber è disponibile gratuitamente per sistemi iOS e Android, rispettivamente su App Store e Google Play.

 

Di Luigi Lipardi

 

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