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Rubrica settimanale #cosedanoncredere, curata daMassimiliano Dona, Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it), per Key4biz. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Devo ammettere di aver provato una certa soddisfazione leggendo le parole del Pubblico Ministero in merito ad “Affari tuoi“: il pm, infatti, ha ribadito la veridicità delle cose scritte nel mio libro-inchiesta “Affari loro” dichiarando il popolare gioco di Raiuno “assolutamente scorretto” .
In molti, forse, ricorderanno che nel 2008 fui chiamato dallo stesso programma per controllare che tutto si svolgesse in maniera trasparente; dopo pochi mesi mi accorsi che poteva accadere che le procedure talvolta adottate per l’allestimento dello studio televisivo, prima delle registrazioni, potessero agevolare i concorrenti nell’individuare i pacchi vincenti.
Oggi il procuratore Leonardo Frisani ha confermato i miei sospetti sostenendo che “i concorrenti più accorti erano stati messi in grado di individuare i pacchi contenenti i premi più ricchi” e ha chiesto l’archiviazione delle querele per diffamazione presentate dal notaio Luigi Pocaterra, contro di me che avevo raccontato la mia versione nel libro “Affari Loro” e contro il programma “Striscia la notizia” che aveva insinuato i primi dubbi sulla trasparenza del quiz e consegnato al notaio il classico “Tapiro d’oro”.
Già nel dicembre 2010, il giudice per le indagini preliminari di Roma aveva evidenziato qualche difetto; secondo il Gip: “il gioco per garantire vera e certa trasparenza avrebbe dovuto avere ben altre modalità di svolgimento nella fase di abbinamento dei premi ai pacchi e di ingresso dei pacchi nello studio”. Con queste parole, pur archiviando la mia denuncia, il giudice per le indagini preliminari di Roma confermava le irregolarità segnalate dall’associazione.
Mi ha sempre stupito il compiacimento della Rai per un provvedimento che affermava inequivocabilmente l’irregolarità del gioco, pur ammettendo l’impossibilità di individuare i responsabili: probabilmente un maggiore e tempestivo controllo da parte della stessa Rai avrebbe condotto a esiti diversi, ma, evidentemente, l’azienda non aveva alcun interesse a risparmiare qualche milione di euro dei cittadini.
Ora, in attesa della decisione definitiva dei giudici prevista per la settimana prossima, la Rai ha il gravoso compito di rassicurare quei consumatori che non si fidano più del gioco di Raiuno: è, infatti, vero che l’azienda ha assicurato che oggi il quiz dei pacchi è tutto regolare, ma considerando che la stanza dove si svolgono gli abbinamenti pre-partita (che è il luogo in cui in cui si favoriva questo o quel concorrente) rimane off-limit per le verifiche esterne, i dubbi rimangono.
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