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TI Media, l’offerta di Diego Della Valle per La7 fa volare il titolo

La Borsa premia TI Media che oggi raggiunge +11,18%  a 0,17 euro in attesa del Cda di Telecom Italia, fissato per questa sera a mercati chiusi dove si dovrebbero decidere le sorti della controllata e soprattutto dell’emittente televisiva La7.

A far bene al titolo, la manifestazione d’interesse avanzata sabato da Diego Della Valle, interessato solo a La7, che potrebbe far slittare ulteriormente la decisione del board anche se c’è chi dice che un gruppo d’azionisti è determinato a risolvere l’impasse oggi (Leggi Articolo Key4biz).

Sul tavolo del Cda le offerte di Clessidra e Urbano Cairo, che scadono domani, e adesso quella del patron della Tod’s che ha scritto una lettera al presidente di Telecom, Franco Bernabè, e ai consiglieri per informarli della sua volontà di scendere in campo con una proposta concreta. Per questa ci sarebbe bisogno di qualche settimana di tempo per accedere alla data room e valutare il dossier.

L’obiettivo di Della Valle è quello di dare vita a una iniziativa da considerare come “un impegno civile che tutti insieme, quelli che vi parteciperanno, prenderanno nei confronti del Paese e di tutti i Cittadini che considerano l’informazione seria e libera un grande strumento di democrazia”. Una cordata d’imprenditori interessati solo a una televisione (La7 e non Mtv, l’altra emittente di TI Media messa in vendita da Telecom) e che lascino la gestione della società delle torri TIMB e dei suoi tre multiplex alla casa madre.

In un’intervista al Messaggero, Marco Bassetti, advisor del fondo Clessidra, in merito alla mossa di Della Valle ha commentato “non è un modo di corretto proporsi” e “l’uscita di sabato non mi ha convinto”.

Bassetti sostiene inoltre che Clessidra potrebbe essere disposta ad accogliere in cordata Della Valle. “Credo che Sposito – afferma – non avrebbe remore a stringere accordi con Della Valle. Anche se quell’affermazione sulla cordata delle ‘persone che vogliono bene al nostro Paese’ contenuta nella sua nota non ci è affatto piaciuta”.

Sull’indipendenza di Clessidra sono state espresse delle perplessità e qualcuno ha anche sostenuto che il presidente Claudio Sposito, ex amministratore delegato di Fininvest, sia troppo vicino alla famiglia Berlusconi, principale o uno dei principali investitori del fondo. Dichiarazioni, però, smentite con una nota ufficiale da Clessidra che ha proclamato la propria indipendenza (Leggi Articolo Key4biz).

Bassetti svela anche i piani del fondo sulla televisione controllata da TI Media, sostenendo che sarebbe una follia “rinunciare a Enrico Mentana o a Gad Lerner” e “Clessidra non avrebbe alcun problema a nominare Mentana, se lo volesse, presidente de La7 anche con l’assunzione di responsabilità ampie”.

Urbano Cairo corre solo e con Diego Della Valle, per quanto ci siano dei buoni rapporti, “non ci sono stati contatti”.

“Ho fatto un’offerta che ha una scadenza, il 19 febbraio – ha dichiarato l’imprenditore piemontese – e l’ho fatta in qualità di editore puro“. Sottolineando la situazione del mercato pubblicitario, “che nel 2012 ha perso il 14% e quest’anno è ancora molto preoccupante”, Cairo ha rimarcato quanto sia importante “avere qualcuno che sappia fare questo mestiere. Quando ho acquistato Mondadori perdeva 110 miliardi all’anno su 50 di fatturato – ha ricordato – l’ho risanata e l’ho rimessa in pista, e non ho mandato a casa nessuno dei 140 dipendenti“.

L’offerta di Cairo per TI Media “è solo per la parte ‘malata’, un contributo ci vuole” anche se Cairo non è entrato nel merito, ricordando che si tratta di un’offerta riservata. “Certamente è, però, significativamente inferiore alla perdita di un anno e Telecom si terrebbe i Mux che valgono tra i 300 e i 350 milioni di euro”.

Cosa succederà oggi a Telecom?

Difficile fare previsioni. Sul dossier s’intrecciano questioni finanziarie e anche politiche. Non a caso venerdì il leader del Pd Pier Luigi Bersani, s’è chiesto perché “tanta fretta di prendere ora questa decisione” (Leggi Articolo Key4biz).

In ogni caso il Cda oggi dovrà valutare le proposte vincolanti di Cairo e Clessidra e nel contempo valutare la richiesta di una proroga di Della Valle, sul quale sembrano d’accordo sia una larga parte del board che gli advisor Mediobanca e Citi.

Se il Cda decidesse di concedere tempo a Della Valle, potrebbero anche aprirsi spazi per una collaborazione fra la cordata dell’imprenditore marchigiano e lo stesso Cairo.

Sull’operazione pesano anche le pressioni di chi chiede che si attenda l’esito di queste elezioni per poi procedere nell’eventuale vendita del terzo polo Tv.

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