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Cyber-attack: esperti di tutto il mondo riuniti a Dallas per discutere di Piani di intervento per la sicurezza informatica

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Esperti provenienti da tutto il mondo, impegnati negli uffici governativi o nelle aziende private, si ritroveranno oggi in Texas per un serrato confronto sulla sicurezza informatica, vista anche la preoccupazione largamente condivisa di fronte alla crescente ondata di minacce che sta interessando diversi Paesi.

 

Il Worldwide Cybersecurity Summit, organizzato dall’EastWest Institute si apre oggi a Dallas per dedicare tre giorni interi a dibattiti sui mezzi più adatti per proteggere le infrastrutture digitali da cyber-attacchi.

 

Atteso l’intervento del generale James Jones, consigliere di Barack Obama per la sicurezza nazionale, ma anche di Howard Schmidt, responsabile della Casa Bianca per la sicurezza informatica.

 

L’EastWest Institute, un gruppo di lavoro senza colore politico, ha invitato a questo appuntamento 400 responsabili governativi, manager ed esperti provenienti da diversi Paesi, tra questi, Francia, Germania, India, Russia e Stati Uniti per elaborare insieme un documento che “indica i pericoli e le zone di cooperazione” nel cyberspazio. 

 

L’incontro precede in realtà alcuni fatti gravissimi che hanno visto Google vittima di una serie di sofisticati attacchi provenienti dalla Cina.

L’EWI ha infatti evidenziato che “L’ondata crescente di cyber-attacchi, sempre più gravi e frequenti, contro aziende, governi e altre istituzioni costituisce una minaccia inquietante a livello mondiale per la stabilità dell’economia internazionale e per la pace del mondo intero”.

L’organizzazione ha anche ricordato che “Gli Stati Uniti hanno fissato rigide regole per quel che riguarda terra, mare, aria e spazio, ma in queste disposizioni manca un quinto campo d’azione che il cyberspazio“.

 

A fine aprile un sondaggio dell’EWI e Public Strategies – realizzato su un campione di 34 responsabili governativi e 103 dirigenti d’azienda – evidenziava che, per quanto riguarda la percezione dei pericoli provenienti dal mondo digitale, più dell’80% mette le minacce alla cyber-sicurezza al 6° livello od oltre in una scala che da 1 a 10.

 

Andrew Nagorski, presidente dell’EWI, ha sottolineato che è aumentata la consapevolezza delle conseguenze rischiose che gli attacchi informatici possono avere sull’economia.

Chi ha partecipato al sondaggio ha anche riconosciuto che la maggior parte delle tensioni internazionali possono aumentare se non vengono risolti i problemi che riguardano i cyber-attacchi.

 

Tra i responsabili governativi intervistati, il 66% ammette che un’inefficace politica in materia di sicurezza informatica potrebbe incrinare i rapporti tra gli Usa e Paesi come Cina, India e Russia.

Anche il 51% delle società che hanno partecipato al sondaggio ha espresso gli stessi timori.

 

John Edwin Mroz, Ceo di EWI, ha commentato: “Abbiamo bisogno di partnership pubblico-private e di cooperazione internazionale per sconfiggere i cyber-attacchi. Necessario soprattutto costruire la fiducia non solo tra Paesi ma anche tra governi e aziende a livello mondiale”.

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