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Accordo fatto per il programma di navigazione satellitare Galileo. Ruolo chiave all’Italia

Accordo raggiunto tra Germania e Italia sul progetto di navigazione satellitare Galileo. Questi i punti principali dell’accordo, reso noto dal ministro per le Infrastrutture Pietro Lunardi: Italia e Germania confermano il contenuto dell”intesa del 12 dicembre 2002 all’Agenzia spaziale europea (Esa), nella quale Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna concordarono una ripartizione paritaria al 17,50% delle quote di capitale; Italia e Germania si impegnano a raggiungere il consenso unanime richiesto tra i paesi membri dell’Esa; l’accordo di dicembre include i più alti ritorni industriali per la Germania, calcolati sulla media dell’Esa e dei finanziamenti dei contributi; la locazione e le funzioni di Galileo Industries e dell”allocazione del pacchetto attuale di lavoro deve avere un ritorno industriale.

Queste le proposte comuni per Galileo Industries: una società (Galileo Industries) integrata, come entità legale, con un consiglio d”amministrazione internazionale bilanciato con sede in Germania; una entità legale di Galileo Industries Italia con definite funzioni di guida in Italia; un amministratore delegato proposto da Astrium Germania; un vice amministratore proposto da Alenia Italia, membro del consiglio d”amministrazione e responsabile per l”ente in Italia, al quale è affidato un mandato del Consiglio per gestire i quattro principali contratti.

 

Il progetto non era finora decollato per lo scontro fra le componenti italiana (Finmeccanica) e tedesca (la parte di Eads facente capo a DaimlerChrysler) sulla leadership e sede del progetto. Già al vertice italo-tedesco di Brema del 6 marzo scorso, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ne parlò con il cancelliere Gerhard Schroeder senza giungere a una soluzione.

Il progetto, il cui costo complessivo previsto è di 3,25 mld, è stato approvato dall’Unione dopo circa quattro anni di dispute tra gli Stati Ue. Galileo, che dovrebbe essere operativo nel 2008, sarà basato su 30 satelliti in orbita media e sulle relative stazioni di controllo a terra che garantiranno una copertura mondiale, in concorrenza con il sistema americano Gps (Global positioning system).

L”Esa, le cui procedure si basano sul principio dell”equo ritorno industriale, ha registrato da parte degli Stati che lo compongono una volontà di finanziamento di circa 750 milioni di euro, cioè una cifra superiore ai 550 richiesti per il lancio del progetto, di cui una disponibilità di circa 137 milioni di euro da parte dell”Italia.

Il progetto europeo è sostenuto da aziende aeronautiche ed elettroniche quali Alenia Spazio, del gruppo Finmeccanica, e Airbus, e dovrebbe creare oltre 100.000 posti di lavoro.

Otto compagnie europee hanno inoltre creato il 18 marzo del 2002 Galileo services per cooperare sul mercato dello sviluppo delle applicazioni per Galileo. Le otto compagnie sono l”operatore di satelliti Eutelsat (10,8% De Agostini-21 Investimenti, 23,14% Eurazeo, 20,48% Mirror International, 17,49% Bt Group), la francese Thales (servizi di navigazione via satellite, produzione di unità di ricezione Gnss), la compagnia italiana di servizi via satellite Telespazio (in estate acquisita da Finmeccanica), la società di consulenza per la ricerca Fdc, operatore di satelliti di telecomunicazione Hispasat, la società informatica Indra specializzata nelle applicazioni spaziali, la norvegese Kongsberg specialista nei servizi di posizionamento marittimo e la società Septentrio (che progetta e distribuisce unità di ricezione Gnss).

L”accordo raggiunto tra Italia e Germania dovrebbe ora permettere di dare definitivamente il via al progetto di navigazione satellitare europeo Galileo. Il sistema Galileo, che deve diventare operativo dal 2008, prevede l”utilizzazione di 30 satelliti in orbita circolare intorno alla terra ad un”altitudine di 24.000 chilometri, che offriranno la possibilità di individuare l”esatta posizione di un veicolo, una barca, un aereo (o qualsiasi altro oggetto) sul pianeta con uno scarto massimo di 4 metri. Oltre ai satelliti ci saranno 14 stazioni al suolo in vari punti del globo, connesse a quella centrale europea, che terranno sotto controllo la posizione dei satelliti e il loro funzionamento.

Galileo, che avrà  un uso solo civile, produrrà vantaggi e risparmi in diversi settori dell”economia. Sarà usato per la gestione del traffico aereo, ferroviario e stradale (con la possibilità di interventi per ridurre gli ingorghi e le code o limitare il numero di incidenti), nell’agricoltura e pesca, protezione civile, attività di prospezione petrolifera, opere pubbliche. Nel comparto delle telecomunicazioni, la combinazione con tecnologie come il Gsm e l’Umts aumenterà il potenziale di fornitura di informazioni e di servizi sofisticati.

La prima fase (entro il 2005) sarà dedicata alla progettazione dei satelliti e delle componenti terrestri ed alla verifica del sistema orbitale. La seconda  (2006-2007) sarà destinata alla costruzione e al lancio dei satelliti ed alla completa installazione delle stazioni di terra. Dal 2008 scatterà la vera fase operativa. Il sistema europeo di navigazione satellitare – secondo le previsioni della Commissione Ue – comporterà la creazione di 150 mila nuovi posti di lavoro e genererà a regime un fatturato di circa 10 miliardi di euro l”anno.

Nello stadio di sviluppo, gli oneri saranno suddivisi in misura uguale tra Ue e Agenzia Spaziale europea (Esa), con una quota di 550 milioni di euro ciascuno. Per evitare conflitti di interesse, i Quindici hanno deciso che nessun gruppo privato potrà entrare nel Consiglio di Amministrazione della società di gestione prima che siano stati ultimati i bandi di gara. La Ue si attende comunque che il settore privato contribuisca con capitali per un totale di circa 2,1 miliardi di euro.

L”Italia ha previsto uno stanziamento di circa 300 milioni di euro e alcune aziende, come Telespazio e l”Ente nazionale aviazione (Enav) hanno già espresso il loro interesse.

Soddisfazione per la firma dell”accordo in Italia e in ambito europeo.

“Presidenza del consiglio e cancelleria tedesca hanno raggiunto un accordo che consentirà auspicabilmente di sbloccare le procedure di avvio del progetto Galileo”, si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi. “L’intesa verrà ora sottoposta agli altri partner Ue nelle competenti sedi multilaterali”, aggiunge il comunicato.

Per Enrico Letta, responsabile economico della Margherita il progetto Galileo ”E’ un importante passo in avanti sia sul piano europeo sia su quello nazionale”. Si tratta – ha aggiunto-  di un programma concorrenziale con Gps e frutto di tecnologie e progettazione tutte europee.

”Non possiamo che rallegrarci di questo positivo sviluppo che potrebbe permettere di sbloccare uno dei principali pilastri della politica spaziale europea”. ha commentato il portavoce del commissario europeo alla ricerca  Philippe Busquin. “Esprimiamo la nostra più viva soddisfazione – ha detto il portavoce Fabbi – e ci auspichiamo che l”accordo si traduca rapidamente in una decisione formale nell’ambito dell”Agenzia spaziale europea”.

    

Il presidente di Alenia Spazio e Telespazio, Giorgio Zappa, ha affermato che si tratta di “Un progetto che permetterà all’industria spaziale europea di sviluppare capacità tecnologiche,  attraverso la realizzazione di una costellazione satellitare all’avanguardia. L”accordo, pur essendo giustamente bilanciato in considerazione degli investimenti dei due Paesi, riafferma il ruolo significativo e di leadership del nostro Paese assegnandogli la responsabilità di tutte le attività sistemistiche, di verifica, validazione, certificazione e sicurezza dei dati e del segnale, insieme a importanti attività manifatturiere di integrazione dei satelliti del sistema Galileo”.

Link

La pagina dedicata a Galileo sul sito Esa http://www.esa.int/export/esaSA/GGGMX650NDC_navigation_0.html

La brochure del progetto (in inglese)

www.key4biz.it/galileo.pdf

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