È stata soprannominata la “New York sudafricana”, il progetto smart city da 7,2 miliardi di dollari portato avanti dall’azienda cinese Zendai in località Modderfontein (e questo probabilmente sarà anche il nome definitivo della città), alle porte di Johannesburg. Secondo il quotidiano The Star, sono già visibili le prime strade e le infrastrutture per le telecomunicazioni e i servizi residenziali.
La città sorgerà su un’area di 1600 ettari e prevede la costruzione di circa 30-50 unità immobiliari, più un ospedale, un centro educativo, uno stadio, edifici pubblici, scuole, centri commerciali e uffici.
Il country manager di Zendai in Africa del Sud, Du Wenhui, ha dichiarato che la smart city sarà terminata in 15-20 anni e sarà composta da migliaia di edifici, destinati ad usi abitativi, commerciali, istituzionali, pubblici, ricreativi, culturali.
Stando alle dichiarazioni ufficiali, la New York del Sudafrica sarà abitata da oltre 100 mila persone nel 2035.
“Sappiamo bene che c’è molto scetticismo attorno a questo progetto – ha spiegato l’ottimista Wenhui a The Star – ma confidiamo nel mercato e negli investitori, non ci sono ostacoli alle possibilità tecnologiche di questa impresa, l’unico limite è il cielo”.
La firma ufficiale sul progetto è stata apposta lo scorso anno a Johannusburg dal CEO Zikhang Dai e dalla governatrice della provincia del Gauteng, Nomvula Mokonyane, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico della regione, Mxolisi Eric Xayiya, e del vice console generale cinese Peidong Yang
La società di costruzioni di Shanghai ha già all’attivo cantieri smart city in 12 città cinesi e in Sudafrica da anni costruisce strade e infrastrutture urbane. I terreni a Est di Johannesburg, dove sorgerà la smart city, sono stati acquistati dal Gruppo AECI a novembre 2013, gigante dell’industria chimica sudafricana.