SVOD

Netflix&Co. li usano più di 6 milioni di francesi

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Crescono velocemente gli utenti dei servizi di video on-demand a pagamento: +25% rispetto a sei mesi fa. Complici i prezzi vantaggiosi e l’offerta ricca.

Il mercato dei servizi di video on-demand a pagamento (SVOD) è difficile da definire dal punto di vista economico e del perimetro in termini di abbonati.

Le esistenti piattaforme non svelano facilmente le loro performance e i loro business model.

Un’analisi interessante ci viene offerta dal Barometro SVOD di Médiamétrie su usi e comportamenti degli utenti internet francesi.

Il primo dato è che il 15% degli internauti usa servizi SVOD nel 2016.

Cifra in forte crescita rispetto a sei mesi fa (+25%) che continuerà su questo trend visto che il 9% degli utenti intende sottoscrivere un servizio SVOD prossimamente mentre solo l’8% intende rinunciarvi.

Identikit dell’utente

Questi servizi vengono usati soprattutto dai giovani: il 75% di loro usa lo SVOD da meno di un anno e il 43% da meno di un mese.

6 milioni di utenti, badate bene, e non 6 milioni di abbonati, perché spesso lo SVOD si condivide tra familiari e amici.

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Tra le piattaforme più diffuse in Francia, troviamo: CanalPlay, Netflix e Zive.

Nel complesso chi usa i servizi SVOD è un po’ più giovane dell’utente internet medio e sono soprattutto maschi: il 61% ha meno di 35 anni.

Quasi la metà di chi usa lo SVOD lo fa ogni giorno. Tre su quattro almeno una volta a settimana.

L’uso intenso testimonia la soddisfazione per le piattaforme che sono sul mercato.

L’80% di questi conta di rinnovare l’abbonamento nei prossimi sei mesi mentre solo un utente su 10 intende abbandonare definitivamente lo SVOD.

Médiamétrie osserva che il 52% degli utenti SVOD trascorrere in media 1-2 ore su una piattaforma per sessione.

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Gli abbonati a servizi SVOD sono soprattutto appassionati di cinema: 81% guarda film, il 76% serie tv, il 36% programmi per i giovani.

Il cinema risente purtroppo dei tempi fissati dalle finestre temporali di distribuzioni per le quali recentemente Canal+ (Vivendi) ha proposto un compromesso, anche in funzione antipirateria.

Il fatto di offrire massicciamente programmi on-demand impatta sul comportamento degli utenti che dichiarano di comprare meno Dvd di prima (37%) e di frequentare meno siti di VOD transizionali (29%).

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Negli USA lo SVOD si sta sempre più sostituendo alle offerte della pay tv. In Europa si procede a rilento.

In Francia il cord-cutting è legato ad altre ragioni.

Il 16% degli utenti SVOD ha rinunciato all’abbonamento alla pay tv ma la strada da fare è ancora lunga. Il 71% degli adulti infatti non ha mai sottoscritto un servizio SVOD.

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Tra i motivi principali che motivano chi preferisce lo SVOD c’è la possibilità di accedere a un gran numero di contenuti (47%) ma anche di usare un servizio legale (41%) e di non avere interruzioni pubblicitarie (38%).

Il prezzo viene considerata una variabile significativa. Tra gli abbonati SVOD, il prezzo più conveniente è un incentivo ad abbonarsi (50%). Alcuni chiedono invece contenuti più recenti (23%) e più vari (16%).

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