Netflix aumenta gli investimenti sui contenuti destinati a famiglie e bambini. A darne notizia è Ted Sarandos, chief content officer, nel corso di un evento a Pasadena, in California.
Il gruppo americano, leader nella distribuzione di film e serie tv in streaming, è attualmente impegnato in un piano di forte espansione all’estero. La piattaforma è adesso disponibile in 130 Paesi nel mondo e sono in corso trattative per il prossimo sbarco in Cina.
Al momento Netflix conta 70 milioni di famiglie abbonate tra America, Europa e Australia.
Già prima di Natale, l’azienda aveva annunciato di voler raddoppiare le produzioni originali nel corso del 2016.
La nuova notizia è che nei prossimi 12 mesi passerà da 15 a 35 format dedicati ai più piccini.
Le produzioni originali, insieme all’espansione all’estero del servizio, sono una delle più grosse voci di spesa per la compagnia che punta proprio su questo per attirare nuovi abbonati con un’offerta ampia e diversificata rispetto a quella concorrente.
Netflix vuole ora puntare maggiormente su famiglie e bambini, destinando a format ad hoc per loro una significativa fetta degli preventivati 5 miliardi di dollari del budget 2016 riservato ai contenuti.
Netflix è l’azienda che investe di più in contenuti dopo il network televisivo ESPN che spende molto in diritti sportivi.
A titolo di riferimento, ricordiamo che lo scorso anno Hbo, Amazon, Starz e Showtime hanno investito tutti insieme 4,5 miliardi di dollari in programmazione, una cifra che resta in ogni caso al di sotto di quella di Netflix.
Nel 2014 Netflix, con una spesa di circa 2,8 miliardi di dollari, era già davanti ai propri competitor Hbo (poco meno di 2 miliardi), Amazon (1,3 miliardi), HUlu (1,1 miliardi) e Shotime (800 milioni).
La piattaforma cerca adesso di allargare ulteriormente il divario con i suoi principali concorrenti.
Le cifre confermano la sua strategia molto aggressiva. All’inizio dello scorso anno, Netflix aveva dichiarato di voler spendere oltre 6 miliardi di dollari nel periodo 2014-2016.
Adesso sono 5 miliardi solo per il 2016.
“I nostri contenuti esclusivi ci costano in media meno, rispetto alla loro audience, che non i contenuti per i quali paghiamo i diritti di acquisizione”, spiegava il Ceo di Netflix Reed Hastings nella sua lettera agli azionisti in occasione della presentazione dei risultati 2015 del gruppo.
Per questa ragione, concludeva il Ceo, “continueremo ad aumentare gli investimenti nei contenuti originali”.
La società ha anche annunciato nel fine settimana l’intenzione di alzare la soglia dei controlli per impedire che i furbetti della rete possano aggirare il geoblocking, accedendo a contenuti non ancora disponibili nel Paese nel quale si sono abbonati.