Netflix riparte alla conquista di nuovi mercati e nuovi utenti, raccogliendo la sfida del competitor Amazon che ha intensificato gli investimenti nelle produzioni originali.
Entro il 2016 l’arrivo in Australia, Nuova Zelanda, Cina…e l’Italia? Resta ancora un mistero.
“La crescita è stata tale che pensiamo adesso di completare la nostra espansione internazionale nei prossimi due anni, rimanendo in quella fase redditizia che è andata al di là delle nostre previsioni”, si legge nella lettera trimestrale che Netflix ha inviato ieri ai suoi azionisti.
La compagnia americana che offre servizi di video streaming anche di serie tv originali è già presente in 50 Paesi del mondo e ha chiuso il 2014 con 57,39 milioni di utenti su scala globale con un guadagno record sull’anno di 13 milioni e di 4,33 milioni solo nell’ultimo trimestre.
All’estero il servizio ha registrato 2,43 milioni di utenti negli ultimi tre mesi del 2014 per arrivare a 18,28 milioni.
Il lancio in sei nuovi Paesi europei a partire dal settembre scorso, “è andato bene e i nostri nuovi contenuti originali sono diventati particolarmente popolari“, assicura il gruppo.
Nonostante le recensioni contrastanti, Netflix è già partita con la seconda stagione della nuova serie ‘Marco Polo’, disponibile in Ultra Alta Definizione.
Forte del successo di ‘House of Cards’, che ha appena vinto un Golden Globe per l’attore protagonista Kevin Spacey, ha anche annunciato di voler continuare a investire nei contenuti originali.
Prossime tappe
A partire da marzo, Netflix arriverà in Australia e Nuova Zelanda e sempre nell’anno in “altri grandi Paesi” che però non ha ancora svelato. Ci sarà l’Italia dove finora ha rimandato l’arrivo per problemi connessi alla scarsità di penetrazione della banda larga?
Vedremo.
In agenda anche la Cina dove la sua presenza resterebbe comunque abbastanza relegata a un ruolo marginale.
L’espansione all’estero ha permesso a Netflix di aumentare il proprio fatturato del 26% nel 2014 a 5,5 miliardi di dollari mentre l’utile netto è più che raddoppiato a 266,8 milioni (+137%), una performance apprezzata da Wall Street dove il titolo è subito schizzato a +15%.
Amazon e il cinema
Netflix sfrutta il crescente successo della Tv in streaming che solo negli Stati Uniti nel 2018 riguarderà il 53% della popolazione, secondo le stime di eMarketer che però precisa che l’ecosistema è sempre più “frammentato tra diversi servizi” complicato da un “ambiente competitivo mai visto”.
La società di analisi evidenzia infatti che “per lungo tempo Netflix ha goduto di una leadership quasi incontestata, ma adesso deve competere con Hulu, Amazon, Google, Apple e anche (con i canali televisivi) HBO e ESPN”.
Amazon, in particolare, con il servizio a pagamento Premium è sempre più un player da tenere sotto controllo sul mercato streaming, specie dopo aver dato un ennesimo colpo d’accelerata sui contenuti originali e aver arruolato Woody Allen tra le sue file.
L’ultima mossa è l’annuncio del suo prossimo arrivo al cinema previsto per quest’anno con film prodotti proprio per le sale che successivamente saranno disponibili sulla sua piattaforma di streaming online. Un tentativo quindi anche d’abbattere le rigide finestre di distribuzione che, secondo alcuni, incoraggiano la pirateria.
L’obiettivo è di 12 titoli l’anno, un livello paragonabile a quello dei grossi studios di Hollywood.
Anche Netflix non si tira indietro. Il sequel de “La Tigre e il Dragone” la cui uscita è prevista per il 26 agosto, sarà disponibile in streaming e nei cinema IMAX.
L’offensiva nel video online comincia a portare frutti.
Non a caso una delle ultime serie prodotte da Amazon, “Transparent”, che racconta la storia di un padre transgender, è appena stata premiata con il Golden Globe come migliore serie comica.
Amazon inoltre è riuscita a convincere Woody Allen a realizzare una serie che sarà distribuita il prossimo anno negli USA, nel Regno Unito e in Germania.