Neosperience ha annunciato la realizzazione di un nuovo sistema per aiutare la diagnosi di infezioni da Covid-19, elaborato con alcune società partner, grazie al lavoro di ricerca e all’impiego dell’intelligenza artificiale incorporata nella piattaforma Neosperience Health Cloud.
Grazie a questa piattaforma era già stato creato e diffuso nel mondo il primo sistema di rilevazione delle polmoniti bilaterali a partire dall’analisi delle radiografie toraciche.
I vantaggi nell’impiego dell’intelligenza artificiale
“I modelli di analisi creati grazie alla nostra nuova piattaforma Neosperience Health Cloud ci hanno permesso di raggiungere risultati molto incoraggianti“, ha spiegato Dario Melpignano, Presidente di Neosperience.
“Abbiamo implementato sistemi di rilevazione frutto di anni di ricerca nel campo delle malattie respiratorie e abbiamo addestrato modelli proprietari di Neosperience su dataset capaci di fornire un’accuratezza ROC AUC superiore all’80%, oltre ad applicare tecniche di specializzazione come il transfer learning con cui riusciamo a migliorare ulteriormente la precisione”, ha precisato Melpignano.
Questo risultato rappresenta al contempo un evento trasformativo che apre alla possibilità di coadiuvare la diagnosi del COVID-19 a sistemi come Capsula Health Pod, partner di Neosperience insieme al laboratorio TeDH (Technology and Design for Healthcare) del Politecnico di Milano.
L’ascolto del nostro corpo
“È solo l’inizio di un progetto che ha un potenziale incredibile perché le elaborazioni di questi dati possono essere impiegate efficacemente come segnali di pre-screening – sottolineano Alessandro Nizardo Chailly e Giuseppe Andreoni, rispettivamenteCEO e Founder di Capsula Srl e Professore del Politecnico di Milano e Scientific Advisor di Capsula. Questo modello di registrazione e analisi può diventare un valido supporto per la diagnosi e il rilevamento di un’ampia gamma di patologie”.
I suoni fisiologici generati dalla respirazione, dal battito del cuore, dalla digestione, da migliaia di anni sono usati per valutare il nostro stato di salute e diagnosticare malattie.
Fino a oggi questi segnali venivano registrati attraverso l’auscultazione manuale, spesso durante visite mediche programmate, ma negli ultimi anni la tecnologia ha reso possibile raccogliere ed elaborare questi suoni corporei attraverso l’impiego di dispositivi personali individuali (smartphone, tablet e computer) rendendo possibile la loro elaborazione automatica.
I messaggi nei suoni
Il nuovo sistema di diagnosi realizzato da Neosperience e basato sull’intelligenza artificiale è in grado di analizzare dati come la frequenza della respirazione, lo stress durante un dialogo – il cosiddetto “fiato corto” – e i colpi di tosse dei pazienti, contribuendo in modo determinante alla diagnosi di infezioni da COVID-19.
Analizzando un flusso audio contenente una breve conversazione, oppure alcuni colpi di tosse, il sistema è in grado, infatti, di individuare le persone che presentano i suoni caratteristici dell’infezione da COVID-19.