A proposito di fonti autorevoli e fake dell’ultim’ora, di influencer veri e “pifferai magici” e in generale delle narrazioni definibili Vere o False nel web, vorrei provare a chiarire alcuni aspetti della questione.
Ovviamente “dal mio OSSERVATORIO”! … e quindi senza alcuna pretesa di affermare la Verità.
1) esiste un concetto da me formulato nei miei libri: la “CUBATURA o SFERA MEDIATICA” (nel caso del Web “Sfera Mediatica Numerica e/o Quantica” (vedi Quadrilogia Web Nostrum del 2014)
Questa cubatura, fatta in sostanza di infinite sequenze numeriche che si intersecano e si aggrovigliano tra loro, come gocce d’acqua in un oceano o come atomi in una Galassia che esiste ma non è visibile, e’ paragonabile (nel caso del Web) ad una “Sfera senza centro” (ogni fatto che accade è il centro della narrazione che lo riguarda) che contiene al suo interno, al variare di ogni Contenuto, diversi elementi fondanti che, in quanto tali, lo connotano . Tra questi :
a) le Prime Fonti del Contenuto Narrato (conoscibili o dubbie o anonime/o non menzionabili)
a1) il Numero di smentite e di Rivendicazioni pro o contro la/e narrazioni da parte delle Fonti stesse
b) la forma del contenuto delle prime narrazioni (testo, audio, foto, video, grafica) e il mezzo/i di diffusione della “narrazione” ( orale, stampa, radio, TV, Web)
c) il Numero e gli Intenti degli Osservatori, dei Commentatori professionisti e dei Condivisori che creano e diffondono la narrazione
c1) il Numero degli Osservatori, dei Commentatori e dei Condivisori attivi nell’audience esterna cumulata
d) il feed back “consenso/dissenso”: interno al mezzo ( risonanza quali likes, commenti, etc…) o esterno al mezzo ( commenti su altri veicoli mediatici + cene + convegni accademici, etc…) e infine:
e) tutti i Tempi della narrazione , archiviazione e ricerca: produzione – distribuzione – diffusione – condivisione – feedback – stoccaggio in memorie digitali , reperibilità
Al variare di ognuno di questi elementi variano le facoltà di:
– verifica fedeltà; controllo credibilità e controllo finalità della narrazione
al DUNQUE varia la percentuale di VERITA’ MEDIATICA della narrazione stessa e pertanto interviene o meno (molto umanamente) la cosiddetta FIDUCIA/FEDE nelle FONTI e nei Narratori che offusca le analisi con emozioni partigiane, conferme identitarie e cortocircuità la RICERCA della VERITA’ (vedi l’infinità di volumi scritti al riguardo)
Tentiamo alcune prime Sintesi .
SINTESI 1:
A) quanto più “aumentano” i Narratori e i Condivisori aventi interessi diretti o meno
B) quanto più aumenta l’azione delle edizioni e montaggio al variare dei media, del Bacino d’utenza e linguistico
C) quanto più si comprimono i Tempi di produzione e condivisione ( per es : gli scoop forzosi)
D) quanto più si rallentano invece i Tempi di diffusione e feedback ( minimizzazione, rarefazione e offuscamento della notizia)
E) quanti più testimonials, presenti in diversi punti di osservazione, compaiono nella narrazione
Tanto più la Narrazione diventa ibrida cioè “NE’ VERA NE’ FALSA”, in quanto la relazione tra Fatto Accaduto/Evento ( sia esso naturale e/o provocato da umani) e Narrazione/Ricostruzione, appare comunque una RELAZIONE IMPURA, AMBIGUA e INEVITABILMENTE PARZIALE
Parziale : in quanto “di parte”, cioè fondata sull’interpretazione fornita dalla “CATENA DEGLI OSSERVATORI-NARRATORI-CONDIVISORI”, anche se Partecipanti. Laddove con questa definizione si intende quella Catena di Umani e i mezzi da loro usati : dal primo che ha visto e/o registrato l’evento rendendolo “narrabile”, al conduttore di TG, al blogger, fino all’ultimo amico che ti invia il link via what’s app o te lo ri-racconta a sua volta nel metrò, al telefono o a mensa.
Ognuno agisce inevitabilmente dal proprio punto di OSSERVAZIONE, non solo fisico ma anche condizionato, consapevolmente o meno, dalle proprie norme, valori e aspettative.
SINTESI 2: (specialmente nel Web, dove lo Spazio e la Velocità tendono a infinito e i Tempi a zero) vale, per la Narrazione, il concetto di INDETERMINAZIONE espresso da Heisenberg e bisognerebbe cominciare a distinguere con chiarezza ( laddove fosse ancora possibile) l’”Informazione-Narrazione Newtoniana”, realizzata nel mondo materico grazie ai Media Classici, dall’ “Informazione/Narrazione Quantistica” realizzata nella Sfera web-numerica.
In questa sede non ci addentreremo nella dimostrazione della teoria quantistica, nè del principio di indeterminazione. Le diamo per scontate e chi vuole potrà affrontarle da sè. Ad ulteriore sostegno però di quanto stiamo cercando di chiarire, mutueremo alcune affermazioni relative alla meccanica quantistica applicandole al Mondo Digitale, secondo questa equazione:
“Narrazione nei Media Classici : meccanica classica =
Narrazione nel Web : meccanica quantistica”.
A tal fine abbiamo sostituito alcune parole chiave, nell’enunciazione del Principio di Indeterminazione di Heisenberg, con altrettante parole chiave usate nei moderni teoremi della Comunicazione.
“Nell’ambito del Web, in cui si generano effetti grazie a contenuti fatti di interminabili sequenze di 0 e 1, trasportabili, ricostruibili e modificabili ad altissime velocità, le precedenti leggi deterministe dei Media Classici, basate su “causa-effetto”, (i mitici “cui prodest” o “follow the money”), non conducono ad una completa determinazione di ciò che accade nella scena descritta (la società globalizzata). La Manifestazione in progress, di una Cronaca che tende tumultuosamente a sostituirsi alla Storia, nelle aree di consenso/dissenso che si determinano per mezzo delle interazioni digitali, è piuttosto soggetta al gioco del caso. Il “caso” va inteso come l’interazione di un numero indefinito di “fonti” e “azioni” – incluse quelle anonime e/o segrete – che si intersecano e si annichilano senza alcun governo centrale.” (Libera elaborazione da: Annali matematici di Heisenberg,1926)“. C’è da aggiungere anche che il Caso può essere inteso come la manifestazione di leggi complesse che ancora non conosciamo.
Ormai TUTTI i Narratori (io e voi compresi) adottano un fulgido esempio di Narrazione, derivante dal mix da me descritto, quindi, onestamente bisognerebbe sollevare il giudizio “Vero/falso” su quasi tutte le notizie che ci vengono comunicate e attendere le verifiche che il Tempo fornirà.
Io infatti suggerisco di “archiviare” quasi sempre nella memoria personale ogni informazion interessante, in modo tendenzialmente “neutro” e attendere verifiche e controllo credibilità, pur sapendo … questa è la parte più realista e tragica … che forse non ci saranno mai le certezze ( come nei casi del rapimento Moro, o di Ustica, delle Due Torri o della fuga del virus da Wuhan) .