Nasce Enel X Way per l’eMobility nazionale
La transizione energetica, ecologica e tecnologica ha investito anche l’industria dell’automobile, della mobilità e dei trasporti. L’elettrificazione dei veicoli è un fatto e in Italia questi rappresentano ormai una quota di mercato pari a circa il 10%.
Un buon risultato, ma c’è ancora molto da fare per raggiungere i livelli di mercato dei grandi Paesi europei come Germania, Francia, Regno Unito e anche la Spagna, dove le cifre si aggirano attorno al 20%.
Per questo il Gruppo Enel ha deciso di investire massicciamente nel settore della mobilità elettrica o eMobility, con un piano industriale che prevede una spesa di 40 miliardi di euro nel periodo 2021-2023, fino ad arrivare ai 70 miliardi di euro per la Vision 2030.
In questo scenario nasce anche la nuova divisione Enel X Way, presentata ufficialmente in occasione del quarto E-Prix di Roma della Formula E 2022, che prenderà in consegna tutti i prodotti e i servizi del Gruppo inerenti alla mobilità elettrica, con 700 dipendenti e attività sparse in 18 Paesi nel mondo.
Il futuro della mobilità a due e quattro ruote “come servizio”
For us the way to a brighter future is to head out on an electric vehicle. We are Enel X Way, @EnelGroup's new company dedicated to #emobility. #followtheway pic.twitter.com/KGSLXKpWqd
— Enel X Way (@enelxway) April 10, 2022
“L’eMobility come settore sta crescendo in modo esponenziale in tutte le sue applicazioni. Gli investimenti nel settore, nel solo 2021, hanno superato i 70 miliardi”, ha dichiarato il nuovo direttore della divisione Enel X Way, Elisabetta Ripa.
Sempre secondo il Direttore Ripa, il futuro della mobilità a due e quattro ruote è elettrico e soprattutto legato alla mobilità come servizio (Mobility-as-a-Service o MaaS): “Una mobilità flessibile e mista, dove i consumatori cercheranno soprattutto servizi, spostarsi comodamente ed economicamente con facilità di utilizzo: è in questo mercato che noi vogliano farci trovare pronti”, come affermato in un’intervista a La Repubblica.
Obiettivo non secondario di Enel X Way è proprio diventare un fornitore globale di soluzioni integrate per l’emobility, attraverso una piattaforma innovativa di gestione del servizio, che ne sottolineino la visione e la portata mondiale.
“Mano a mano che i costi delle batterie si riducono, diminuiranno anche quelli delle auto elettriche e aumenterà la propensione ad abbandonare i veicoli a motore endotermico”, ha sottolineato Ripa nell’intervista.
Ripa vanta una vasta esperienza professionale come ex amministratore delegato di Open Fiber (fornitore di servizi di telecomunicazioni, controllata di Enel), si legge in una nota dell’azienda.
Non solo punti ricarica ma interoperabilità tra aziende e soluzioni
Tra gli obiettivi strategici annunciati: ampliare l’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici per soddisfare il mercato in rapida crescita della mobilità elettrica, sviluppare tecnologie di ricarica avanzate e soluzioni flessibili per migliorare l’esperienza del cliente e supportare l’elettrificazione di trasporti per consumatori, imprese e città.
Non ultimo, consentire l’elettrificazione della domanda energetica dei clienti come leva per completare la transizione energetica e il processo di elettrificazione, allargando l’accesso ai benefici della sostenibilità a tutti gli ambiti di utilizzo e a tutti i target di consumo.
Enel X Way oggi gestisce quasi 320 mila punti ricarica (15 mila in Italia), anche indirettamente tramite accordi di interoperabilità a livello mondiale (dall’America Latina all’Asia e all’Oceania, quindi il Nord America nel 2017 e la Cina nel 2020) e nazionale come nel caso di A2A o Be Charge ed Eni.
La nuova divisione si occuperà anche della fornitura dell’app Enel X JuicePass, un’applicazione mobile attraverso la quale gli utenti potranno gestire tutti i servizi di ricarica di veicoli elettrici presso stazioni di ricarica pubbliche e private.