Si aggira nei dintorni del padiglione della Commissione europea al Mobile World Congress di Barcellona un robot molto intelligente e gentile e con una mission molto nobile: quella di far sorridere i bambini costretti a lunghe degenze in ospedale.
Si chiama MBot ed è un ‘padrone di casa’ molto particolare del padiglione della Commissione europea: accoglie i visitatori e fornisce loro brevi info sulla missione della Ue, invitandoli ad entrare per conoscere più a fondo i progetti finanziati dalla Commissione europea.
Perché MBot nasce proprio nell’ambito del progetto MOnarCH (Multi-Robot Cognitive Systems Operating in Hospitals), finanziato dal Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7º PQ) della Commissione europea.
Obiettivo del progetto è quello di introdurre robot dalle capacità ‘sociali’ molto spiccate in ambienti che possono essere anche molto particolari come i reparti di oncologia pediatrica.
Si tratta di macchine dotate di sensori in grado di catturare informazioni dall’ambiente che li circonda, proprio come le persone in carne ossa fanno attraverso la vista, l’udito, il tatto e l’odorato.
MBot, in particolare, è in grado di giocare e interagire con i bambini ospedalizzati, grazie anche a ulteriori sensori e videocamere sparse per i reparti. È stato progettato e realizzato dalla società portoghese IDMind ed è attualmente ospite del reparto di pediatria dell’Istituto di Oncologia Lisbona (IPOL), che sta sviluppando il caso di studio per il progetto. In modalità del tutto autonoma, ma sotto la supervisione di un team dedicato, MBot alterna periodi di test del comportamento con periodi dimostrativi.
MBot è pronto per l’uso commerciale in due distinte direzioni: come piattaforma aperta per la ricerca o come prodotto specializzato per applicazioni specifiche, fermo restando che si tratta di un progetto che è solo al suo primo passo ed è aperto a futuri miglioramenti.