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Musk a Altman: “Sei un bugiardo. E i 500 miliardi per l’AI non ci sono”

Nemmeno il tempo di iniziare che già litigano. Il recente annuncio del progetto Stargate, l’iniziativa da 500 miliardi di dollari per sviluppare infrastrutture di intelligenza artificiale negli Stati Uniti, ha riacceso le tensioni tra Elon Musk e Sam Altman.

“In realtà non hanno i soldi”, ha commentato Musk al post di OpenAI che comunicava l’iniziativa Stargate. Musk è stato tra i fondatori di OpenAI, dalla quale è uscito entrando in conflitto con il ceo Sam Altman, come si capisce anche da questo post. Musk ha espresso anche dubbi sulla solidità finanziaria del progetto, affermando che SoftBank, uno dei principali investitori, ha assicurato meno di 10 miliardi di dollari, mettendo in discussione la fattibilità dell’intera operazione.

In risposta, Altman ha difeso l’iniziativa, invitando Musk a visitare il sito di costruzione in Texas per valutare personalmente i progressi.

Le origini del conflitto Musk e Altman

Il conflitto tra Musk e Altman non è solo una disputa personale, ma riflette differenze fondamentali su come gestire il futuro dell’intelligenza artificiale.

Musk e Altman hanno co-fondato OpenAI nel 2015, con l’obiettivo di sviluppare un’IA sicura e benefica per tutta l’umanità. Nel 2018, Musk ha lasciato l’organizzazione, ufficialmente per evitare conflitti di interesse con Tesla, che sviluppava la sua IA per veicoli autonomi. Tuttavia, si dice che Musk fosse insoddisfatto della direzione strategica di OpenAI e che desiderasse un maggiore controllo, che Altman e altri membri non gli concessero.

Il passaggio di OpenAI al profitto

Nel 2019, OpenAI è passata da un’organizzazione no-profit a una “capped-profit”, attirando investimenti miliardari da aziende come Microsoft. Musk ha criticato questa decisione, accusando Altman di tradire la missione originaria di OpenAI per inseguire guadagni. Ha pubblicamente definito il nuovo modello come contrario all’interesse pubblico. In un post su X pubblicato qualche minuto fa Musk è ritornato sul tema attaccando di nuovo Altman.

“Altman ha letteralmente testimoniato al Congresso che non avrebbe ottenuto alcun risarcimento da OpenAI e ora ne vuole 10 miliardi! Che bugiardo”, ha scritto.

Critiche personali

Musk ha più volte accusato Altman di mancare di trasparenza e di guidare OpenAI come una “macchina per fare soldi”, mentre Altman ha descritto Musk come egocentrico e incline al controllo assoluto.

Nel 2024, Musk ha anche intentato causa contro Altman e OpenAI, accusandoli di violazioni contrattuali e di aver “corrotto” il progetto originale.

Musk crede che l’IA rappresenti un pericolo esistenziale se non regolata, preferendo un approccio lento e ponderato. Altman, pur riconoscendo i rischi, è più ottimista sul fatto che un progresso rapido e collaborativo possa portare benefici tangibili al mondo.

Il progetto Stargate da 500 miliardi

Lo “Stargate Project”, annunciato ieri dal presidente Trump, sarà finanziato con 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, avrà al centro OpenAI, che metterà subito sul piatto 100 miliardi di dollari.

I primi azionisti e finanziatori di Stargate, oltre alla società creatrice di ChatGPT, sono l’altra americana Oracle, la MGX dagli Emirati Arabi Uniti e la giapponese SoftBank (che metteranno ognuna altri 100 miliardi di dollari circa).

Come spiegato dal Presidente americano, alla presenza del Presidente e CTO di Oracle, Larry Ellison, del CEO di OpenAI, Sam Altman, e il CEO di SoftBank, Masayoshi Son, la nuova infrastruttura dovrà garantire la leadership americana nell’AI, creare 100 mila posti di lavoro negli Stati Uniti, garantire maggiore sicurezza nazionale, sostenere crescita economica e reindustrializzare il Paese. La responsabilità finanziaria del progetto è di SoftBank, mentre quella operativa rimarrà ad OpenAI.

Oltre Oracle e OpenAI, tra i partner tecnici iniziali troviamo Arm, Microsoft e NVIDIA. A quanto si apprende, la realizzazione del progetto è già in corso, a partire dal Texas, e si stanno valutando potenziali siti per altri campus nel resto del paese.

Il progetto vede al centro OpenAI perché organizzazione che ha dato il via all’avventura americana dell’AI con il suo ChatGPT, iniziando ad investire, sviluppare e realizzare data center in tutto il Paese.

Un’infrastruttura iniziale che oggi come ben sappiamo non regge più l’aumento esponenziale di utilizzatori di ChatGPT, 70 milioni solo negli Stati Uniti, più di 300 milioni nel resto del mondo, senza contare gli altri modelli ormai in commercio e in uso, come Claude di Anthropic, Gemini di Google, Copilot di Microsoft, Llama di Meta o Grok di xAI, solo per fare alcuni esempi tra i più conosciuti.

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