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Museo del Riciclo presenta le ‘metropolelettroniche’ di Franco Recchia

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Schede elettroniche, chip, circuiti integrati, processori e pezzi meccanici diventano metropoli elettroniche da scoprire, ammirare e vivere. Per il quinto anno il Museo del Riciclo (www.museodelriciclo.it), progetto virtuale del consorzio Ecolight per sensibilizzare sull’arte fatta con rifiuti, è protagonista ad Ecomondo.

Alla diciottesima edizione della fiera internazionale della green economy, in programma nei padiglioni di Rimini Fiere dal 5 all’8 novembre, presenta la mostra “WEEE Cities – metropolelettroniche” di Franco Recchia: dodici opere che “l’architetto del sogno” ha realizzato utilizzando parti di vecchi computer, elaboratori industriali e macchine.

«Siamo onorati di poter presentare questa mostra», premette Walter Camarda presidente di Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei RAEE -rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche- delle pile e degli accumulatori esausti. «I lavori di Recchia, dopo essere stati esposti a New York, arrivano ad Ecomondo per farsi interpreti del messaggio del Museo del Riciclo: l’arte fatta con i rifiuti ci insegna che il semplice gesto quotidiano del riciclo può diventare una forma d’arte e di grande rispetto per l’ambiente».

Veronese di nascita, ma fiorentino di adozione, Recchia ha lavorato a lungo per società multinazionali in ambito hitech in qualità di funzionario commerciale. Ha coltivato fin dall’adolescenza la sua passione per la tecnologia, in tutte le sue espressioni, diventandone dapprima utente e poi creativo. Smontando e riassemblando in grandi composizioni circuiti integrati, processori, dissipatori e pezzi meccanici dà vita a metropoli elettroniche, visionarie e di grande suggestione. Le sue opere sono caratterizzate dalla grande cura con cui vengono realizzate: ogni singolo pezzo viene posizionato secondo una rigorosa linea concettuale, segno del profondo rispetto che Recchia nutre verso l’oggetto da cui il pezzo stesso è tratto. Da composizioni dove nulla è messo a caso, emergono città, metropoli, skyline quasi futuribili che non solamente reinterpretano i rifiuti elettronici di cui sono composte, ma trasmettono emozioni e visioni. Franco Recchia ha esposto all’Agorà Gallery di New York.

Le dodici le opere in mostra nello stand del Museo del Riciclo (nella Hall Sud di Rimini Fiera) creano un percorso espositivo che tocca le più grandi metropoli del mondo. Dall’Asia estrema di Hong Kong alla periferia di Londra, per arrivare fino a New York. E alla Grande mela Franco Recchia è particolarmente legato: New York compare non solamente in una suggestiva skyline, ma viene proposta anche negli scorci più suggestivi di Manhattan: dalla quinta strada al Flatiron district. La mostra allestita nello stand del Museo del Riciclo è stata realizzata grazie alla collaborazione di ArtDefender, società specializzata nella cura del patrimonio artistico privato e pubblico.

«Attraverso un artista di grande spessore, portiamo un messaggio d’arte e di valore in quella che è la più grande vetrina dedicata all’ambiente», commenta Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight. «Il progetto Museo del Riciclo è nato quattro anni e mezzo fa con il preciso scopo di dare valore al lavoro dei molti artisti che, utilizzando materiali di scarto, arrivano a realizzare delle opere. È un modo per stimolare e accrescere la sensibilità sul tema dei rifiuti, in particolare sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. I RAEE ancora oggi rappresentano una delle sfide più interessanti per l’Europa e l’Italia. Partendo dalla consapevolezza che gli oggetti elettronici caratterizzano ormai ogni momento della nostra vita, diventa quindi necessario raccoglierli e riciclarli non solamente per fornire importanti materie prime seconde, ma anche limitare la dispersione di sostanze inquinanti».

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