Key4biz

Multe alla Volkswagen? Imprenditori USA, ‘Meglio se investe in smart mobility’

Una provocazione, certamente, ma anche un modo per smuovere l’industria dell’automobile, incapace per il momento di dare una svolta al settore in chiave green. Lo scandalo Volkswagen di quest’anno (anche detto ‘dieselgate’, legato alle auto diesel truccate in modo da risultare meno inquinanti nei testi di controllo in strada) è solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’insostenibilità economica, sociale ed ambientale della mobilità privata.

Lo smog che attanaglia le nostre città in questi giorni è solo uno dei tanti esempi di inquinamento massiccio dell’ambiente, soprattutto urbano. Le immagini che arrivano dalle grandi megalopoli cinesi, con i cittadini immersi un’inquietante nebbia tossica, non fanno che rendere ancora più urgenti misure chiare e concrete per affrontare la grande sfida della riduzione della CO2 e degli agenti inquinanti in tutto il mondo.

In una lettera firmata da 44 imprenditori della California, tra cui il numero uno di Tesla, Elon Musk, si suggerisce a Mary Nichols, responsabile del California Air Resources Board (Carb), Agenzia americana per il controllo della qualità dell’aria e la protezione dell’ambiente, di trasformare le sanzioni alla Volkswagen in un ‘impegno finanziario’ vincolante e concreto, da parte del colosso automobilistico tedesco, a favore di un programma di investimenti e ricerca nel settore della mobilità elettrica e della smart mobility.

Nella missiva, scritta da Ion Yadigaroglu, partner del gruppo di investimento Capricorn, e riportata integralmente dal sito mashable.com, si sottolinea il pericolo di vedere ‘Un’enorme somma di denaro finir buttata nel tentativo di adeguare vetture che non possono più essere adeguate a parametri di sostenibilità”.

Non si avanza l’ipotesi di un ‘perdono’, si legge nel documento, ma la richiesta di trasformazione della multa – e conseguente impiego di risorse finanziarie per le annunciate operazioni di adeguamento dei veicoli irregolari in circolazione – in un grande piano di investimenti (di pari valore) da destinare alla green mobility della California.

Tra le richieste avanzate al gruppo tedesco, affinché si possa commutare la multa in un nuovo piano di investimenti utile allo sviluppo della mobilità sostenibile negli Stati Uniti, troviamo: obbligare la Volkswagen a realizzare velocemente un piano per la promozione e diffusione della mobilità elettrica; imporre di investire le somme dovute al pagamento di sanzioni per l’innovazione nella smart mobility; investire parte di queste somme nella realizzazione in California di centri di ricerca per la mobilità a zero emissioni; realizzare impianti per la produzione di automobili elettriche EV e di batterie di nuova generazione.

Il mercato americano dell’auto elettrica

Il modello Tesla S è l’auto elettrica più venduta negli Stati Uniti a settembre 2015, con il 22% del mercato, seguita dalla i3 della BMW (19%) e la Nissan LEAF al terzo posto (19%). Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, Tesla Model S ha venduto 1000 auto in più, raggiungendo le 2000 unità (incremento straordinario del 100%), mentre la BMW i3 ha segnato un +67% passando da 1022 veicoli venduti l’anno passato agli attuali 1710.

In totale, sono state vendute negli Stati Uniti 8995 macchine a trazione elettrica, lo scorso settembre (8901 a settembre 2014), per un incremento dell’1,1%.

Nei giorni scorsi il Dipartimento dei Trasporti (DoT) ha annunciato un concorso nazionale per premiare il miglior progetto smart city degli Stati Uniti. Al vincitore andranno 50 milioni di dollari, proprio per migliorare la mobilità urbana con soluzioni smart mobility e ITS (Intelligent Transportation Systems).

Exit mobile version