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mPayment: pagamenti via smartphone per il 50% dei consumatori nel 2018

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Secondo stime di Gartner, la metà dei consumatori nei paesi avanzati è pronta a pagare via smartphone e wearable

Il mobile payment sta guadagnando la fiducia dei consumatori nelle economie più avanzate, tanto che nel 2018 il 50% degli utenti è pronto a utilizzare smartphone e tecnologie indossabili (wearable in testa) per concludere transazioni in mobilità. Lo prevede Gartner, secondo cui in alcuni paesi – Nord America, Giappone e alcuni paesi dell’Europa occidentale – l’mPayment è davvero ai blocchi di partenza.

Smartphone, borsellini elettronici forniti da banche, circuiti di pagamento, operatori (in tandem con grossi brand come ad esempio Starbucks) e infine wearable, secondo la società di analisi, le modalità più promettenti per chiudere pagamenti elettronici a distanza nel prossimo futuro.

Tuttavia, per il decollo dei pagamenti basati sullo standard Nfc (Near field communication) (Apple Pay, Samsung Pay e Android Pay) bisognerà ancora attendere, per mancanza di accordi fra retailer e istituti finanziari.

Più diffusi nel prossimo futuro i pagamenti basati su soluzioni Cloud, secondo Gartner, dal momento che la platea potenzialmente raggiungibile è maggiore, potendo contare su modalità di pagamento che vanno al di là del rapporto diretto con il venditore via POS.

Sempre in tema di tecnologie, Gartner prevede altri due trend per il prossimo futuro: nei mercati più maturi, entro il 2018 il 75% dei contenuti televisivi sarà visto tramite servizi basati su app come Netflix e Hulu. Un trend che metterà sotto pressione gli operatori tradizionali di servizi Pay Tv.

Infine, l’ultima previsione di Gartner riguarda il profilo contrattuale degli utenti mobili, che nel 2019 meno del 20% del totale dei clienti si abbonerà soltanto a servizi di connessione. A cambiare il profilo dell’utenza la crescente diffusione del WiFi e del Fixed wireless.

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