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Monitor for Circular Fashion 2022, Tagliaferro (Enel): “Accelerare in efficienza energetica ed autogenerazione da fonti rinnovabili”

transizione green

Applicazione concreta dei principi di sostenibilità, standard comuni per la tracciabilità, implementazione dei progetti di eco-design. Sono le evidenze che emergono nella seconda edizione del Report annuale del Monitor for Circular Fashion e che indicano la roadmap del settore moda verso un futuro più aderente ai principi dell’economia circolare.

Il Monitor, che è parte di SDA Bocconi Sustainability Lab e powered by Enel X, la global business line di Enel dedicata ai servizi innovativi, è un osservatorio nato nel 2020 con l’obiettivo di offrire una rappresentazione costantemente aggiornata della sostenibilità del sistema moda italiano identificando i principali indicatori qualitativi e quantitativi (KPI) della circolarità, valutando i modelli di business e le loro applicazioni.

“La gestione della sostenibilità e della circolarità richiede un approccio olistico: concentrarsi solo sul fine vita sarebbe un errore che rafforza il sistema lineare”, commenta Francesca Romana Rinaldi, Direttore del Monitor for Circular Fashion SDA Bocconi School of Management. “L’implementazione di principi di eco-design lungo le catene del valore circolari della moda costituisce la vera opportunità che abbiamo per accelerare la transizione verde nei prossimi anni. In coerenza con il lavoro svolto nei primi due anni, il Monitor for Circular Fashion continuerà ad accogliere aziende che desiderano anticipare e guidare il cambiamento sostenibile e circolare nelle catene del valore del settore Tessile, Abbigliamento, Pelle e Calzature, partendo dalla tracciabilità e dalla trasparenza di filiera”.

“Per il secondo anno presentiamo i risultati del Monitor for Circular Fashion che si è rivelato uno strumento quanto mai vincente per misurare in modo adeguato i livelli di maturità circolare delle più importanti realtà che operano nel campo della moda, un settore cruciale per il Paese” ha dichiarato Nicola Tagliafierro, Responsabile della sostenibilità di Enel X “ Le evidenze ci dicono che le aziende del fashion si stanno sempre più orientando verso scelte di business in linea con la transizione ecologica, ma c’è ancora tanto  da fare in termini di efficienza energetica ed autogenerazione da fonti rinnovabili, entrambi segmenti in cui Enel X rappresenta un riferimento di eccellenza ed innovazione per l’intero mercato”.

Per l’edizione 2022 del Report il Monitor for Circular Fashion ha coinvolto la propria community multistakeholder nell’analisi di due fattori in particolare: i claim di sostenibilità e i principi chiave dell’eco-design e la loro implementazione nelle catene del valore.

Il Report traccia le caratteristiche ideali di un claim di sostenibilità implementate nei progetti pilota, partendo dalle linee guida di United Nations Economic Commission for Europe (UNECE):

  1. essere chiaro e comprensibile;
  2. contenere informazioni veritiere, senza fornire ai consumatori informazioni ingannevoli sugli aspetti di sostenibilità di un prodotto, di un processo o dell’azienda;
  3. essere rilevante per gli aspetti di sostenibilità del prodotto, del processo o dell’azienda;
  4. essere affidabile e supportato da prove documentali;
  5. essere divulgato efficacemente per consentire al pubblico di comprendere le prove che sostanziano le dichiarazioni.

La conferma dell’importanza di applicare questi principi per i claim di sostenibilità è stata confermata anche dai risultati della Circular Fashion Survey di PwC e SDA Bocconi School of Management che ha coinvolto i consumatori delle nuove generazioni sul tema: quanto le pratiche di greenwashing della moda influenzano la volontà di non acquistare un prodotto/servizio?

L’obiettivo finale di un approccio circolare è quello di mantenere in uso prodotti e materiali conservandone la qualità e riducendo al minimo possibile l’impatto ambientale per tutto il ciclo di vita. Per ottenere questo il Monitor, in coerenza con la proposta della Commissione Europea “Ecodesign for Sustainable Products Regulation”, ancora non specifica per il settore, ha individuato 10 principi chiave da applicare e implementare nel momento in cui si progetta un prodotto di moda circolare, radunandoli in tre macrocategorie: ciclo di vita (durabilità, riutilizzabilità, riparabilità, riciclabilità), salute e sicurezza (uso di sostanze chimiche, rilascio di microfibre) e input sostenibili (utilizzo di input rinnovabili, riciclabili o riciclati, uso efficiente delle risorse…)

Per la prima volta, questo framework di principi è stato testato e validato dal confronto con otto progetti pilota di prodotti circolari provenienti delle aziende della community del Monitor:

Temera ha fornito infine una voce digitale ai progetti pilota, condividendo le informazioni accessibili tramite la scansione dei codici QR.

Alla luce degli esiti del Report, il Monitor for Circular Fashion suggerisce alcune azioni prioritarie per le aziende che vogliono essere pioniere della transizione circolare nel settore moda:

Nei prossimi mesi e anni verranno esplorate nuove catene del valore per coprire passo dopo passo tutte le catene del valore del settore Tessile, Abbigliamento, Pelle e Calzature.

Le aziende possono essere invitate a partecipare al Monitor for Circular Fashion, se soddisfano i seguenti criteri:

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