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Moda online, il mercato cresce del 12,5% nel 2024 grazie anche l’AI

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I retailer italiani stanno già sfruttando l’intelligenza artificiale per analizzare prestazioni del negozio e tendenze di consumo.

Il 31% dei ricavi del settore moda a livello mondiale arriva dagli acquisti online, con le spese da mobile che pesano più della metà (63% del totale online), e aumenteranno del 9,5% (CAGR) tra il 2023 e il 2029 sia nella sottocategoria dell’abbigliamento, sia in quelle degli accessori e delle calzature.

Secondo le analisi di Netcomm, presentate durante l’evento o “LEADING CUSTOMER EXPERIENCE: ESPERIENZE AUMENTATE, PERSONALIZZATE, LIVE E OMNICANALE”, in Italia le aziende stanno stanziando ingenti investimenti per migliorare l’esperienza di acquisto online, puntando in particolare sull’ampia scelta (determinante per il 38% degli acquirenti), e sull’acquisto facile, veloce ed efficiente (determinante per il 27,7% degli utenti). 

Nel 2024, il mercato del retail della moda rimane stabile, con una stima di aumento dei ricavi pari al 3% e un valore di 1.790 miliardi di dollari nel 2024, mentre, nello stesso anno, il canale online segna un incremento del 12,5%, pari a 4 volte la percentuale di crescita dell’offline. 

La crescita dell’online: customer journey e touchpoint del Fashion nel digitale

Il macro-settore Fashion & Lifestyle registra invece una crescita e una prospettiva di ulteriore miglioramento, se analizzato dal punto di vista delle vendite tramite i canali online (+9,5% – CAGR – dal 2024 al 2029). Su scala globale, il miglioramento dell’esperienza di shopping online ha il maggiore impatto sull’aumento dei ricavi; tendenza che si verifica anche in Italia, come evidenziato dalla ricerca Netcomm NetRetail Focus Fashion & Lifestyle 2024. 

Nella macrocategoria che comprende abbigliamento, calzature, gioielli e accessori, il driver di acquisto fondamentale è l’assortimento: nel 38% dei casi l’utente sceglie un merchant in base all’ampiezza del catalogo disponibile, mentre nel 35,6% dei casi la scelta è determinata da prezzo del prodotto e/o delle spese di consegna. Per il 26,9% degli acquirenti un elemento determinante è invece il reso, che deve essere gratuito e facilitato. Il 27,7% dei consumatori di prodotti Fashion desidera un’esperienza di acquisto ottimale caratterizzata da semplicità, velocità ed efficienza, sia nella fase di selezione del prodotto che in quella di consegna della merce. La consegna tramite Home Delivery è infatti la modalità preferita dal 76,6% degli utenti, mentre il ritiro Out of Home è scelto nel 22,2% dei casi (in aumento del 4,5% rispetto alla media del totale delle categorie di prodotto).

I brand del lusso nel contesto di mercato del Fashion & Lifestyle

Nel mercato Fashion & Lifestyle, i brand del lusso soffrono particolarmente la pressione dovuta all’inflazione e alle attuali incertezze economiche globali. Nel primo semestre del 2024[6] i ricavi dei brand di lusso hanno evidenziato un periodo complesso, con un evidente stagnazione e un calo delle vendite mediamente oltre il 10% rispetto all’anno precedente. Nello specifico, si evidenzia come i consumatori del lusso beyond money nel settore Fashion, ovvero gli acquirenti che superano la soglia di spesa di 50 mila euro annui – sono raddoppiati tra il 2013 e il 2023, e con loro anche la percentuali di spending. Il calo delle vendite è registrato invece tra gli acquirenti di lusso considerati “aspirazionali”, che rimangono quindi al di sotto della soglia di spesa dei 5 mila euro annui. La conseguenza del paradigma analizzato consiste in uno sbilanciamento, in termini di coerenza, tra il numero di acquirenti e i ricavi del settore, dove lo 0,5% dei clienti determina il 25% dei ricavi nel settore, mentre il 96% dei clienti ne determina il 63%.

Opportunità dell’AI nel Digital Retail italiano

L’AI e le tecnologie avanzate affiancano i retailer del settore della moda nella gestione di attività strategiche e operative, con l’obiettivo di rendere l’esperienza d’acquisto sempre più adattiva e fluida.  In termini di costi e di redditività l’AI porterà evidenti benefici, in particolare nell’ambito delle attività legate al marketing e al customer service nonché, con tempi più lunghi, nella gestione della supply chain, nella pianificazione logistica, nel product design e nelle analisi di dati e di mercato.

In Italia numerose aziende del settore Fashion stanno progressivamente integrando le tecnologie dell’AI nelle loro attività. Molte aziende stanno inoltre sfruttando l’Intelligenza Artificiale per generare raccomandazioni personalizzate basate sul comportamento e le preferenze dei clienti, affidandosi anche all’AI conversazionale e al linguaggio naturale (NLP) per migliorare le interazioni con gli utenti.

L’AI costituisce inoltre un elemento di supporto nella gestione della catena di approvvigionamento. Per i retailer è infatti fondamentale per elaborare una previsione della domanda, con l’obiettivo di ottimizzare le procedure di approvvigionamento. Ulteriori esempi virtuosi dell’AI sono rappresentati dall’utilizzo di algoritmi finalizzato alla personalizzazione delle campagne di marketing, sempre più efficaci, e dall’impiego di tecnologie emergenti come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) per rivoluzionare l’esperienza di shopping contribuendo anche a ridurre i tassi di reso.

Moda online: mercato raggiungerà 36 miliardi di euro entro il 2039

Il tasso di crescita medio annuo dell’e-commerce italiano è previsto del 14%. Un report di Fti consulting prevede che il mercato della moda tricolore online aumenterà da 16,48 miliardi di euro nel 2023 a 36,31 miliardi nel 2029, con un tasso di crescita medio annuo previsto del 14,06%.

Dopo la leggera contrazione nel periodo 2021-2023, in gran parte attribuita a una correzione del mercato a seguito del boom senza precedenti dello shopping digitale nel 2020, si stima che da qui al 2029 l’abbigliamento di moda e lusso registrerà l’incremento più consistente, contribuendo con ricavi per 21,71 miliardi di euro (cagr del 14,6%), seguito dalle calzature, il cui giro d’affari dovrebbe arrivare a 8,06 miliardi di euro (cagr del 14,5%), e dagli accessori a circa 6,54 miliardi di euro (cagr dell’11,9%).

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