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Moda e contraffazione, con Legge ‘Made In Italy’ oltre 9mila operazione di sequestro nei primi 6 mesi del 2024

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Presentato il rapporto Cnalcis realizzato dal Mimit in occasione della “Settimana Anticontraffazione 2024” che si terrà dal 21 al 25 ottobre. Il ministro Urso: "Siamo sulla strada giusta ma non dobbiamo mollare".

A nove mesi dall’entrata in vigore della Legge ‘Made in Italy’, sono 2.357 i casi concreti di applicazione delle nuove disposizioni normative anticontraffazione per salvaguardare il settore della moda e dell’abbigliamento.

Nello specifico, circa 100 sono i casi in cui è stata applicata la previsione relativa alla distruzione delle merci contraffatte sequestrate e oltre 2.200 i casi di applicazione delle nuove sanzioni pecuniarie, incrementate rispetto al passato.

Relativamente alle azioni di enforcement, nel primo semestre 2024 sono quasi 9.000 le operazioni di sequestro effettuate. In particolare, sono stati più di 2.700 gli interventi operati dalla Guardia di Finanza e oltre 4.000 quelli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno ha rilevato oltre 400 sequestri di beni a marchio contraffatto effettuati da Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale.

E’ quanto emerge dal Rapporto Cnalcis, realizzato dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Mimit, sulle attività svolte per la lotta alla contraffazione dalle amministrazioni competenti. I dati sono stati presentati in occasione dell’avvio della nona edizione della Settimana Anticontraffazione 2024.

“Con la nuova normativa di stringe la morsa sul grave fenomeno della contraffazione. Siamo sulla strada giusta ma non dobbiamo mollare. Crescono infatti i rischi con la diffusione delle nuove tecnologie e dell’e-commerce, per questo massima attenzione a tutela del Made in Italy, priorità del nostro governo”, ha sottolineato il ministro del Ministero per le Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Nella Legge, infatti, sono state introdotte misure per la protezione dei marchi e delle eccellenze italiane, tramite il potenziamento delle sanzioni e l’ampliamento degli strumenti a disposizione delle autorità competenti. A livello settoriale, prosegue il rapporto, l’agroalimentare è stato interessato da circa 300 interventi del Masaf-Icqrf e 35 dei Carabinieri (Comando per la Tutela Agroalimentare), di cui 26 a marchio tutelato Dop e Igp, 7 per privative vegetali e 2 relativi a Made in Italy. La tutela della salute ha visto, da parte dei Carabinieri – Nas, quasi 200 oscurazioni di siti web che vendevano prodotti sanitari falsi. Sono 1.200 le operazioni svolte, infine, dai Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale.

I dati

Importante anche l’impegno istituzionale per prevenire e contrastare la diffusione del mercato del falso online: 7 sono le piattaforme web con cui si è consolidata la rete di collaborazione pubblico-privata, con la condivisione di intenti comuni per azioni e strumenti di rimedio. Numerose le azioni per sensibilizzare i consumatori, soprattutto i giovani: oltre 3.000 gli studenti coinvolti quest’anno nella quarta edizione della “Giornata della Lotta alla Contraffazione per gli Studenti”; varie le attività formative svolte, anche grazie a webinar, per raggiungere il maggior numero di persone; 2 campagne anticontraffazione e 6 eventi durante la Settimana Anticontraffazione 2024.

Altro target centrale nelle azioni per la tutela, anche all’estero, della Proprietà Industriale sono le imprese: la Linea Diretta Anticontraffazione dedicata ha raccolto 447 segnalazioni di possibili violazioni dei diritti di Proprietà Industriale.

Cina, Turchia, Marocco e Pakistan le zone di provenienza dei capi di moda

Anche per il 2023, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Mimit ha elaborato nel database Iperico oltre 500 mila dati, pervenuti dalle diverse banche dati delle autorità italiane di enforcement. Le principali evidenze emerse per il 2023 registrano che le categorie merceologiche maggiormente sequestrate per contraffazione sono state l’abbigliamento (43,2%), gli accessori per abbigliamento (23%) e le calzature (10,5%), tutti settori storicamente colpiti dal business illegale e che rappresentano alcune tra le produzioni di eccellenza della manifattura e del Made in Italy.

Quanto alla provenienza degli articoli falsi, risulta prevalere la Cina, seguita da Turchia, Marocco e Pakistan. Tra il 2008 e il 2023, sono stati quasi 241 mila i sequestri e 699,5 milioni i pezzi contraffatti sequestrati, per un valore economico stimato della merce sequestrata di oltre 6,14 miliardi di euro sottratti al circuito illegale.

Moda, al via la “Settimana Anticontraffazione 2024”

La presentazione del report è avvenuta in occasione della “Settimana Anticontraffazione 2024”, l’iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy dedicata al contrasto del mercato del falso. L’obiettivo dell’iniziativa, organizzata con il supporto operativo della Direzione Generale per la Proprietà Industriale – Ufficio Brevetti e Marchi, è quello di porre l’attenzione sulle gravi implicazioni del fenomeno contraffattivo e le conseguenze dannose per l’economia, la salute e la sicurezza dei consumatori.

“L’Italia è il Paese del ‘bello, buono e ben fatto’ e proprio per questo è anche una delle economie maggiormente colpite dalla contraffazione, si imita chi fa meglio. Per questo motivo la lotta al falso, la promozione e la valorizzazione della proprietà industriale rappresentano un tassello imprescindibile della nostra politica industriale, un volano per la qualità e l’innovazione dei nostri prodotti. Pietre miliari della nostra strategia sono la riforma del Codice della Proprietà Industriale e la Legge sul Made in Italy, che tutelano imprese e consumatori e valorizzano le eccellenze produttive nazionali”, afferma il ministro Urso.

La “Settimana Anticontraffazione 2024” si articolerà poi, fino al 25 ottobre, con incontri e approfondimenti: si condivideranno strategie e strumenti per diffondere una cultura della legalità, difendere il valore dei prodotti originali, tutelare e valorizzare il Made in Italy, promuovere abitudini di acquisto consapevoli e responsabili e, più in generale, sostenere l’economia legale.

A Palazzo Piacentini oggi 22 ottobre alle 14.30, seguirà l’incontro dedicato a “Le proposte delle imprese produttrici per la lotta alla contraffazione”. È prevista invece per il 23 ottobre, alle ore 9.30, la quarta edizione del “Policy Dialogue on ‘Reinforcing the Protection of IPRs against Online Counterfeiting: Challenges and Remedies in the Digital Age’” all’Hilton Hotel di Milano (Via Galvani, 12). Il giorno successivo, alle 9.30, nella sala del Parlamentino del Mimit, è in agenda l’appuntamento dedicato a “Le buone pratiche per la lotta alla contraffazione online”. Seguirà, infine, il 25 ottobre alle 9.30, la quarta edizione della “Giornata della lotta alla contraffazione per gli studenti” presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza de L’Aquila (Viale delle Fiamme Gialle, 20).

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