Pubblicato venerdì sul sito web del Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture il “Piano mobilità turistica 2017-2022”. Porti, aeroporti, autostrade e stazioni ferroviarie saranno le principali porte d’ingresso all’Italia, ma al pari di un’infrastrutture fisica, abbiamo bisogno anche di un’infrastruttura digitale.
Oltre a quella fisica, l’accessibilità digitale gioca un ruolo altrettanto importante, perchè “abilita la fruizione di una destinazione turistica prima di raggiungerla fisicamente”.
L’accessibilità digitale, infatti, si legge nel Piano, costituisce “un fattore di visibilità e preferibilità della meta in fase di decisione e pianificazione del viaggio”, oltre che uno strumento teso a migliorare la fruizione complessiva dell’esperienza turistica.
Quattro sono gli obiettivi generali individuati dal Piano: accrescere l’accessibilità ai siti turistici per rilanciare la competitività del turismo; valorizzare le infrastrutture di trasporto come elemento di offerta turistica; digitalizzare l’industria del turismo a partire dalla mobilità; promuovere modelli di mobilità turistica sostenibili a livello ambientale e sicuri.
Cinque, invece, gli strumenti in mano agli sviluppatori per realizzare il Piano: i social, le piattaforme online, i big data, l’ecosistema mobile, la digitalizzazione delle infrastrutture. Dalla scelta del viaggio alla sua pianificazione, dal soggiorno al momento del ritorno a casa, il digitale si declina in una miriade di forme e soluzioni: dai canali di promozione all’offerta di servizi e contenuti all’esperienza sul campo (apps, servizi smartphone oriented, pagamenti digitali e mobile, reti WiFi, ticketing e molto altro), fino al momento del rientro a casa e al lavoro, con l’opportunità di rivivere il proprio viaggio grazie alla creazione di contenuti audiovisivi da condividere con amici e famigliari.
Tra i dati pubblicati dal Ministero, troviamo che il 75% dei Capoluoghi italiani di rilevanza turistica presidia almeno 3 canali social, tipicamente Facebook, Twitter e Instagram; solo il 60% dei Capoluoghi di rilevanza turistica ha infrastrutture WiFi adeguate; solo il 14% dei Capoluoghi di rilevanza turistica offre offrire card integrate turismo-mobilità; nel 50% dei Capoluoghi di rilevanza turistica è presente almeno un operatore di car sharing; in 8 su 10 dei Capoluoghi di rilevanza turistica è in funzione il bike sharing.
L’accessibilità digitale, inoltre, connota le destinazioni turistiche come “smart destination“, cioè come “ecosistemi territoriali dotati di una infrastruttura tecnologica avanzata e in grado di raccogliere, elaborare e analizzare in tempo reale le informazioni e i dati provenienti dal sistema turistico”.
Tali ecosistemi, infine, possono offrire al turista la possibilità di interagire con l’ambiente circostante e migliorare la qualità dell’esperienza in sè.
Entro il 2022, il Piano prevede di raggiungere i seguenti target:
- 50% dei dataset open data della mobilità pubblicati dalle porte d’accesso, coerenti con gli standard comuni presenti sulla piattaforma centralizzata;
- 75% delle porte di accesso coperte da infrastrutture di WiFi pubblico adeguate (almeno 3 hot-spot ogni 10.000 abitanti);
- 75% dei servizi di car e bike sharing presenti nelle porte di accesso, aperti ai turisti grazie a soluzioni digitali facilmente accessibili;
- 50% delle Porte di accesso con servizi di smart ticketing integrati cultura-mobilità;
- 30% delle Porte di accesso aderenti a iniziative e standard comuni per controllo degli accessi alle infrastrutture e a piani di prevenzione da cyber attacchi.