Se ne parlava ufficiosamente nei mesi scorsi, ma ora sembra davvero che il Regno Unito sia pronto ad un clamoroso stop alle vendite di auto a benzina e diesel a partire dall’anno 2040. La notizia è apparsa stamane su diversi quotidiani britannici, tra cui The Indipendent, e dovrebbe trattarsi di una misura aggiuntiva al piano del Governo per ridurre l’inquinamento dell’aria e i costi relativi che si aggirano attorno ai 27 miliardi di sterline l’anno.
Lo stesso ex segretario del partito laburista ed ex segretario di stato all’Energia, Ed Milliband, stamattina, attraverso un tweet, parlava dell’argomento, sostenendo che il provvedimento, seppur giusto, arriva troppo in ritardo: “Attendere 23 anni per vietare le vendite di auto a benzina e diesel è solo fumo negli occhi, una misura troppo debole per affrontare il problema dei 40 mila morti l’anno dovuti all’inquinamento atmosferico”.
Una critica che in Gran Bretagna è riassunta nel modo di dire “too little, too late”, cioè qualcosa di insufficiente e fuori tempo massimo, che è sposata anche dal partito liberale, orientato ad anticipare la misura al 2025.
Secondo il quotidiano, il provvedimento sarà accompagnato da un piano di finanziamenti di circa 255 milioni di sterline destinato a promuovere i progetti degli enti locali per la mobilitò sostenibile, la low carbon economy e la riduzione delle emissioni inquinanti.
Proprio per la pessima qualità dell’aria, che è causa di decine di migliaia di morti ogni anno, il Governo è intenzionato a varare un nuovo piano da 3 miliardi di sterline per ripulire l’aria che si respira in città e non solo.
Sul sito del Governo britannico si parla di realizzare azioni di decarbonizzazone delle economie locali e di sanificazione dell’ambiente e quindi dell’aria per 81 grandi strade nazionali e 17 città. Azioni definite urgenti e non più rimandabili che daranno vita a “Clean ari zone”, delle zone con aria ripulita.
Otto automobilisti su dieci si dicono d’accordo con queste misure.