La Commissione europea guarda avanti e accelera sull’abbattimento delle emissioni di diossido di carbonio (CO2), a partire dalle automobili. Oggi Bruxelles ha annunciato nuovi obiettivi, “che si basano su un’analisi approfondita e su un ampio coinvolgimento delle parti interessate, dalle ONG all’industria”: nel 2030 le emissioni medie di CO2 dovranno essere inferiori del 30% rispetto al 2021, “tanto per le autovetture quanto per i veicoli leggeri nuovi”.
D’altronde gli ultimi dati comunicati dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) erano piuttosto allarmanti a riguardo: la concentrazione media di CO2 nel 2016 ha raggiunto l’impressionante valore di 403,3 parti per milioni (ppm) in atmosfera, un livello che non si raggiungeva da quasi un milione di anni, ma già quest’anno tale record è stato battuto con un nuovo picco di concentrazione di CO2 in atmosfera pari a 412 ppm.
Nelle intenzioni della Commissione la misura consentirà un decisivo passo in avanti nell’attuazione degli impegni presi dall’UE nell’ambito dell’accordo di Parigi “per una riduzione vincolante delle emissioni di CO2 di almeno il 40% da qui al 2030 nell’UE”.
Siamo entrati in un’epoca di trasformazione economica ecologica, ha dichiarato il Vicepresidente Maroš Šefčovič, responsabile per l’Unione dell’energia: “L’insieme delle proposte di oggi definisce le condizioni che permetteranno ai produttori europei di condurre la transizione energetica mondiale anziché seguire gli altri”.
Si dovranno fabbricare i veicoli migliori, più puliti e più competitivi, riguadagnando così la fiducia dei consumatori. “Si tratta di un importante passo nella giusta direzione: un’economia europea moderna e sostenibile, con aria più pulita nelle nostre città e una migliore integrazione delle risorse rinnovabili nei sistemi energetici di oggi e di domani”, ha sottolineato Šefčovič.
Per mantenere la quota di mercato e accelerare la transizione verso veicoli a basse e a zero emissioni la Commissione ha indicato oggi nuovi obiettivi per le emissioni medie di CO2 del nuovo parco autovetture e veicoli leggeri dell’UE, che saranno rispettivamente applicabili dal 2025 e dal 2030.
“Abbiamo obiettivi ambiziosi, ma attuabili e con un ottimo rapporto costi-benefici. Gli investimenti partiranno già ora per gli obiettivi intermedi del 2025. Con gli obiettivi del 2030 daremo stabilità e guida per assicurarne il mantenimento. Oggi investiamo nell’Europa e tagliamo l’inquinamento per rispettare l’impegno preso con l’accordo di Parigi di ridurre le emissioni di almeno il 40% entro il 2030”, ha precisato il Commissario responsabile per l’azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Cañete.
L’Europa, si legge in una nota ufficiale, deve puntare con decisione alla leadership nel mercato della mobilità pulita e sostenibile.
All’interno del pacchetto mobilità pulita (clean mobility) troviamo un piano di azione e una serie di soluzioni di investimento per la diffusione a livello transeuropeo di un’infrastruttura per i combustibili alternativi; nuove norme in materia di emissioni di CO2, che aiutino i fabbricanti a innovare e a proporre sul mercato veicoli a basse emissioni; la revisione della direttiva sui trasporti combinati, che promuove l’uso combinato di diversi modi di trasporto delle merci; la direttiva sui servizi di trasporto passeggeri effettuati con autobus, che incoraggia lo sviluppo di collegamenti effettuati in autobus su lunghe distanze attraverso l’Europa e offrirà alternative all’uso delle auto private, e che contribuirà ulteriormente a ridurre le emissioni dovute ai trasporti e la congestione stradale.
Ulteriore direttiva decisa dalla Commissione è quella sulle batterie per la promozione della mobilità eletrica, che riveste un’importanza strategica per la politica industriale integrata dell’UE affinché i veicoli e altre soluzioni di mobilità del domani e i rispettivi componenti siano concepiti e prodotti nell’UE.