Meno inquinamento, una nuova idea di mobilità, benessere fisico e migliore qualità della vita in città, sono gli elementi chiave del “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola/casa-lavoro”.
Un’iniziativa che finalmente vede assegnati i fondi per l’avvio dei progetti smart mobility e che prevede uno stanziamento di 35 milioni di euro. Grazie al parere positivo reso dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti sull’atto del Governo n° 450, ha ricordato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, arriva in porto il provvedimento dal Parlamento all’art. 5 del Collegato Ambientale approvato nel dicembre 2015: “Con il parere al Governo licenziato oggi all’unanimità dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera, di cui sono stati relatori i colleghi Zardini e Gandolfi”.
A seguito dell’approvazione della misura finanziaria, accedono al cofinanziamento statale 37 progetti per circa 33,5 milioni di euro, mentre le restanti risorse sono invece destinate alle attività di monitoraggio.
In totale, ha reso noto Realacci tramite il suo profilo Facebook, “sono state presentate 114 domande e mi auguro venga accolta la richiesta delle Commissioni di trovare ulteriori risorse anche per sostenere i progetti meritevoli che oggi non sono rientrati nel finanziamento”.
Attraverso il programma sperimentale per la mobilità sostenibile, nei trafitti da casa al lavoro e da casa a scuola, saranno incentivate iniziative di smart mobility come il pedibus, il car-pooling e il car-sharing, il bike-pooling e il bike-sharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti a piedi o in bicicletta, programmi di riduzione del traffico e dell’inquinamento in prossimità di scuole e luoghi di lavoro, buoni mobilità per i lavoratori che usano mezzi di trasporto sostenibili.
Un pacchetto di soluzioni “per migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana. E per rendere anche più pulite e vivibili le nostre città”.