Illustrato mercoledì scorso alla Camera il IV Rapporto annuale dell’Autorità di regolazione dei trasporti, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio.
Il grado di efficienza dei sistemi di mobilità di un paese è diventato “l’indicatore chiave dello sviluppo di un paese e delle sue infrastrutture, nonché della sua capacita competitiva sui mercati globali, compreso quello dei capitali”, si legge nella nota diffusa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Lo sviluppo della nuova industria della mobilità è legato a quello dell’energia e del digitale.
Prendendo solo il settore telecomunicazioni e trasporti, secondo le stime preliminari dell’Istat sul PIL, nel 2016 si sono registrati aumenti dell1,9% nel Nord Ovest e del 2,3% nel Nord Est, dell’1,4% nel Mezzogiorno e sostanzialmente stabile (-0,1%) al Centro Italia.
“I trasporti sono tra i settori trainanti dello sviluppo economico di un paese e consentono di soddisfare diritti costituzionali primari come la mobilità, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione”, ha affermato introducendo il Rapporto il vicepresidente della Camera, Marina Sereni.
“Politiche di trasporto efficienti, sicure e sostenibili contribuiscono ad aumentare benessere e ridurre il rischio di esclusione sociale”.
Bisogna puntare con più decisione sul trasporto pubblico locale (TPL) per il suo ruolo centrale nelle politiche di mobilità delle aree metropolitane e urbane del Paese, ha spiegato Andrea Camanzi, Presidente dell’Autorità: “Stiamo vivendo, non solo in Italia, una fase di profondo cambiamento del settore dei trasporti sotto la spinta del crescente bisogno di mobilità delle persone e delle merci dovuta alla integrazione dei sistemi economici, della innovazione tecnologica che trasforma il settore in una nuova industria di servizi di mobilità integrati e del vincolo della sostenibilità ambientale, economica e sociale”.
“Banca Mondiale ed Unione Europea stimano che la mobilità costituisca oggi il più grande settore dell’economia in termini di occupazione e contribuzione al prodotto interno lordo, e con il più elevato potenziale di crescita”, ha infine affermato Camanzi.
Il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, proposto dal Mit e previsto dalla legge di bilancio 2017, prevede uno stanziamento di 3,7 miliardi di euro fino al 2033 proprio per il rinnovo del settore dei trasporti.
Entro il 2030, la “Mobility as a Service” (MaaS), la mobilità on demand e condivisa, potrebbe dar vita un mercato di oltre 1000 miliardi di dollari secondo un recente Report ABI Research.