Dallo scorso anno, l’Europa ha adottato una visione strategica di lungo termine per un’economia prospera, moderna, competitiva e a impatto climatico zero entro il 2050: “una visione per un futuro a impatto climatico zero che copre quasi tutte le politiche dell’UE ed è in linea con l’obiettivo dell’accordo di Parigi di mantenere l’aumento di temperatura ben al di sotto di 2°C – si leggeva nel comunicato della Commissione europea – e con essa proseguono inoltre gli sforzi per mantenere tale valore a 1,5°C. Perché l’UE possa mantenere un ruolo guida in materia di impatto climatico zero, tale obiettivo deve essere conseguito entro il 2050”.
La Commissione europea invitava poi tutte le Istituzioni centrali, il Comitato delle regioni e il Comitato economico e sociale a vagliare la visione strategica e sostenere il processo di decarbonizzazione dell’economia per un impatto climatico zero.
Proprio ieri, il Consiglio dell’Unione e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo, anche se preliminare, per fissare delle regole finalizzate alla riduzione concreta delle emissioni di diossido di carbonio (CO2) generate dai trasporti, pubblici e privati, soprattutto per i camion e gli articolati.
L’obiettivo generale è ridurre le emissioni di CO2 nel 2030 del 30-40% rispetto al livello del 2019: “Grazie all’accordo comune sul primo standard di emissioni per l’Unione relativo ai camion – ha dichiarato Miguel Arias Cañet, Commissario europeo per l’azione per il clima e l’energia – stiamo completando il quadro di legge per raggiungere l’obiettivo europeo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 40% entro il 2030”.
Il nuovo pacchetto, nelle intenzioni dei rappresentanti europei, favorirà il raggiungimento degli obiettivi di taglio delle emissioni negli Stati membri, incentiverà l’innovazione, promuoverà soluzioni di mobilità pulita (clean mobility), rafforzerà la competitività dell’industria europea.
Venerdì scorso, in Italia, la Commissione europea ha approvato il progetto presentato dalla Provincia di Bolzano per il sostegno alla mobilità ad impatto zero, destinando al territorio 7,9 milioni di euro di fondi europei per l’attuazione del progetto “LIFE” che prevede la partecipazione di diversi partner.
Il progetto LIFE è strutturato secondo 5 aree d’intervento: la diffusione dei veicoli ad emissioni zero nel traffico privato, con particolare attenzione alle imprese, alla mobilità pubblica e al turismo; le infrastrutture di approvvigionamento con 33 colonnine di ricarica per auto elettriche e 5 distributori di idrogeno fra Bolzano, Merano, Brunico, la Val Venosta e la A22; iniziative di marketing e diffusione del know-how; Merano e la Val Venosta, inoltre, saranno scelte come zone in cui testare una flotta di veicoli a zero emissioni nel traffico privato e nella mobilità pubblica.
Complessivamente, si legge sul sito della Provincia autonoma di Bolzano, l’investimento previsto in Alto Adige si aggira attorno ai 22,6 milioni di euro.
In tutto il territorio della Provincia, a partire dal 2011, è operativo il pacchetto clima 2050, che si pone l’obiettivo di abbattere le emissioni di CO2 dalle attuali 4,9 a 1,5 tonnellate annue pro-capite.