Uno dei limiti più grandi degli autoveicoli a motore elettrico è la durata della batteria. La mobilità elettrica (eMobility), fino ad oggi, è sempre pensata per spostamenti brevi, tipicamente urbani. Ora qualcosa potrebbe cambiare, grazie all’idea lanciata qualche mese fa dal Governo britannico di costruire un’autostrada che sia in grado di ricaricare i motori a trazione elettrica tramite rete wireless.
Una corsia apposita, colorata di verde, garantirà a macchine, moto e mezzi articolati ‘in movimento’, di sfruttare l’energia elettrica per evitare emissioni inquinanti e alla Gran Bretagna di sviluppare l’“ultra-low emissions mobility”.
Il progetto, che dovrebbe partire a fine anno per 18 mesi di lavori e test sulla rete di strade veloci “A”, vede un primo investimento governativo stanziato ad agosto di oltre 500 milioni di sterline. A partire dagli studi condotti da Highways England (terminati proprio a settembre 2015), il Regno Unito sembra puntare alla progressiva infrastrutturazione di tutta la rete stradale, soprattutto urbana (dove passa il maggior numero di macchine), proprio tramite tale soluzione di smart mobility avanzata.
Il funzionamento si basa su una rete di cavi elettrici interrati, in grado di generare un campo magnetico costante in autostrada trasmissibile ai veicoli che ci corrono sopra tramite tecnologia wireless. Una bobina a bordo dei veicoli converte il campo magnetico in energia elettrica.
Un tentativo che ha già dato buoni risultati in Corea del Sud, su un tratto di 12 chilometri per autobus pubblici elettrici.
Highways England ha inoltre annunciato la realizzazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici ogni 20 miglia (poco più di 30 chilometri). Il progetto rientra nel programma governativo per l’innovazione delle infrastrutture autostradali in tutto il Paese, che supera i 15 miliardi di sterline di investimenti (Road investment strategy 2015 – 2020).